L'ex Beretta a CM: 'Toro, che errore la partenza di Rolando Bianchi'
Ci sono allenatori che arrivano al terzo anno sulla panchina del Torino, come Ventura, e ce ne sono altri che sono durati meno di un mese. Questo triste 'record' lo detiene Giuseppe Papadopulo, che coi suoi 11 giorni in granata ha battuto il precedente 'primato' di Mario Beretta (meno di un mese sotto la Mole, al netto delle festività intercorse dal 29 novembre 2009 al 10 gennaio 2010): proprio il tecnico milanese ha detto la sua - in esclusiva per Calciomercato.com - sul campionato appena concluso dal Toro, che anche l'anno prossimo potrà ripartire dalla Serie A. E intanto si dice pronto a tornare ad allenare.
Mario Beretta, come giudica la stagione dei granata?
‘Direi positivamente. L'obiettivo salvezza è stato raggiunto, nonostante qualche patema finale dovuto ad un evidente calo, ma la permanenza in A è stata conquistata e per la società non può che essere un bene'.Cosa le è piaciuto di più di questo Torino?
‘Tutto sommato ha sempre cercato di giocarsela con tutti, con una propria filosofia. Certo, nelle ultime giornate ha poi dovuto badare più al sodo che a tutto il resto, ma in linea generale una idea di gioco c'era e si è vista’.
Ventura è passato dal 4-2-4 al 5-3-2 nelle ultimissime partite di campionato: non è rischioso cambiare così radicalmente modulo a fine campionato?
‘Evidentemente ha valutato che ci fossero le condizioni per farlo, non solo tatticamente in campo ma anche psicologicamente nei suoi ragazzi: e se lo ha fatto è stato di certo per dare qualcosa in più alla squadra'.Lei in granata è 'durato' meno di un mese, Ventura si appresta ad iniziare il suo terzo anno: è stupito?
‘(Sorride, ndr) Beh, di sicuro questo è un aspetto positivo per l'allenatore e per il club, perché in questo modo si può lavorare meglio, con conoscenze e continuità. C'è da dire tuttavia che non è stato solo un problema del Toro, questo: in Italia, in generale, una riconferma di qualche anno è un fatto inconsueto'.
In vista della prossima stagione, che consigli darebbe al Toro? Qual è l'errore da non rifare?
‘Non lasciare partire il prossimo Bianchi, ovvero: per Rolando ormai non si può far più nulla, ma se ci sarà un caso simile, in futuro, sarebbe bene tenerselo stretto un giocatore così. E non solo per le qualità tecniche'.Si spieghi meglio.
‘Al di là dell'aspetto tecnico e tattico, umanamente Rolando Bianchi si è sempre comportato in modo corretto. Anche quest'anno, pur non essendo titolare del tutto, è rimasto in silenzio e non ha mai fatto polemica'.
Nel suo breve trascorso nel Torino, che rapporto ha avuto con lui?
'In realtà non ho avuto problemi con nessuno: andavo d'accordo con tutti. Con Bianchi c'è stata intesa e ricordo di avergli conferito la fascia da capitano, che da allora non ha più tolto, portandola sempre con onore: è stato un capitano vero, e non per finta. Ha rappresentato sempre lo spirito granata così come giusto che fosse'.Prima di concludere, voleva ancora dire una cosa.
‘Sì, ci terrei ad augurare ai tifosi granata e al Toro di avere sempre il meglio: lo meritano'.
Dopo una stagione da spettatore, è pronto a rimettersi in pista?
‘Direi di sì. Quest'anno mi sono dovuto occupare di altro, per vari motivi, ma ora sono pronto a ripartire. In B o in A? Ho già parlato con due club di entrambe le categorie: adesso spero che alle parole seguano anche i fatti'.