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Baiano: 'Fiorentina, non smettere di credere al terzo posto'
E in questo tour de force che metterà alla prova la Fiorentina con quasi tutte le big del campionato italiano (oltre che ad una doppia sfida con la Juve da cardiopalma) l'avversario forse più ''abbordabile'' di questo ciclo terribile di partite - che si concluderà mercoledì 26 contro il Milan, al Franchi - appare il Chievo di Eugenio Corini. Una squadra che storicamente ha sempre creato difficoltà ai viola ma che in questo ultimo periodo sta attraversando un periodo di grossa difficoltà, che ha fatto ripiombare i gialloblù a ridosso della zona B. Per analizzare questa sfidai e tutti gli altri temi di casa viola il settimanale Il Brivido Sportivo ha contattato l'ex vice allenatore del Chievo Verona (ed indimenticata bandiera viola) Francesco Baiano, sulla panchina del Bentegodi fino ad inizio novembre. Baiano, quanto futuro si gioca la Fiorentina in questo intensissimo mese di campionato e coppe?
«Potrebbe essere un mese decisivo in tutti i sensi: tutte le partite che i viola hanno in calendario nelle varie competizioni sono molto difficili ma questo non vuol dire che Montella e i suoi ragazzi non abbiano le carte in regola per superarle tutte. Lottare contro le ultime della classe, in questo periodo dell'anno, è difficile come giocare contro le prime».
Il 3° posto è ormai una chimera per i viola?
«Assolutamente no: finché ci sono partite la Fiorentina deve continuare ad inseguire questo obiettivo. Un turno solo, magari sfortunato, non può incidere più di tanto sulla classifica, anche se magari il Napoli si allontana. Il campionato ancora è lungo e difficile e così come avrà le sue difficoltà la Fiorentina, anche gli azzurri dovranno stare attenti a non avere cali di concentrazione». Che partita si aspetta contro il Chievo di Corini?
«Il Chievo sta facendo un buon campionato, sta lavorando per raggiungere quello che era l'obiettivo prefissato ad inizio stagione, ovvero la salvezza. Restare in A sarebbe come vincere lo scudetto per la società di Campedelli. E' normale che adesso, dopo i primi mesi di rincorsa, i gialloblù possano attraversare un periodo di stanchezza, ma come ho detto prima la Fiorentina non si può permettere il lusso di sottovalutare l’avversario».
Cosa deve temere maggiormente la Fiorentina del Chievo?
«Sicuramente il fatto che i ragazzi di Corini hanno una filosofia di gioco che li porta a chiudersi a riccio quando affrontano una squadra più forte che fa tanto possesso palla. La Fiorentina ha sempre avuto qualche difficoltà ad affrontare squadre di questo tipo e dovrà essere brava a sfruttare i pochi spazi che lei verranno concessi». Quanto tempo ci vorrà per vedere Mario Gomez al top della forma?
«Servirà ancora un po' di pazienza, credo almeno altre quattro o cinque partite oltre a quelle che il tedesco ha già giocato in queste settimane. La speranza è che riesca a tornare in forma quanto prima ma oggettivamente credo che almeno un mese ci vorrà ancora: non dimentichiamoci che ha subito un ko molto grave».
Ritiene che sia possibile far coesistere Gomez e Matri?
«Credo di sì, penso che Montella troverà il modo di farli giocare insieme. Abbiamo visto anche contro l'Inter che questa squadra non può giocare senza una prima punta e sono certo che Montella troverà il modo per creare un attacco che preveda l'impiego insieme dei due bomber».