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L'evoluzione di Simeone: merita l'Argentina, Ancelotti trema
Gioca in mezzo a un tridente che, quando avrà raggiunto un punto d’equilibrio, metterà in difficoltà anche le difese più forti. Pjaca non ha ancora giocato una partita da titolare, ma la sua forma sta crescendo. Così come quella di Chiesa che è tornato dalla Nazionale con la certezza che da ora in poi Mancini faticherà a lasciarlo in panchina, nonostante le critiche (per il giovane Federico ma anche per tutta la squadra) dopo la sconfitta in Portogallo. E’ un discorso che riguarda anche lo stesso Simeone. Ora sa di poter lottare per un posto nell’Argentina con attaccanti del livello di Higuain, Icardi e Aguero. A Carlo Ancelotti, quando si troverà davanti la coppia Chiesa-Simeone, torneranno in mente gli splendidi anni di Parma. In una squadra fantastica allenava Enrico Chiesa, il padre di Federico, e l’argentino Crespo, uno dei tanti padri putativi del Cholito. Vent’anni dopo, la storia continua, anche se al contrario.