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    L'evoluzione di Insigne: segna di più, nel segno di Maradona. Ma a giugno può partire

    L'evoluzione di Insigne: segna di più, nel segno di Maradona. Ma a giugno può partire

    Una stagione da protagonista. Da dieci, come il più grande di sempre. Se il Napoli è arrivato a un passo dal traguardo Champions buona parte del merito è di Lorenzo Insigne, vero e proprio valore aggiunto di un'annata da ricordare, nella quale ha vissuto un profondo cambiamento. Un'evoluzione, da uomo assist a goleador, che ha fatto le fortune della truppa di Gattuso. I numeri parlano chiaro, il talento in maglia 24 ha segnato 19 gol in campionato, come mai ha fatto in carriera e come nessun'altro non numero 9 ha fatto in questa stagione. Davanti a lui ci sono solo Ronaldo con 29 gol, Lukaku con 23, Muriel con 21, Vlahovic e Simy con 20, dietro il primo è Berardi, con 16.

    FUORI DALLA TOP 15 - Insigne è stato più decisivo davanti alla porta, meno come uomo assist. Secondo il sito ufficiale della Lega di Serie A ha realizzato 7 passaggi decisivi e 14 passaggi chiave, che lo escludono dalla top 15 sia degli assistman sia dei giocatori che hanno effettuato più passaggi chiave, guidate rispettivamente da Malinovskyi, 11 assist davanti a Zielinski, De Paul e ​Mkhitaryan fermi a 10, e De Paul con 39 passaggi chiave, contro i 35 di Ilicic e 29 di Luis Alberto.

    RINNOVO - Il Napoli se lo gode, ma rischia di perderlo tra qualche settimana. Il suo contratto è in scadenza nel 2022 e al momento l'accordo sul rinnovo è molto lontano. La trattativa è a un punto morto, gli agenti dell'ex Foggia e Pescara chiedono un milione in più (5,5, contro i 4,5 attuali), De Laurentiis vuole tagliare i costi. Dopo il match contro l'Hellas ci sarà un nuovo contatto tra le parti. Per evitare la rottura.

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