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Everton a rischio retrocessione, da Ancelotti a Lampard passando per Benitez: nessuno sa cosa fare
SCANDALO – La stagione dell’Everton è iniziata con una doppia mazzata: Carlo Ancelotti, che stava portando avanti il suo progetto a Goodison Park da due anni, ha accettato la chiamata del Real Madrid, lasciando il suo posto vacante e i tifosi infuriati. La scelta del successore, a prescindere dai risultati, non è stata delle più felici: Rafa Benitez, che ha fatto la storia del Liverpool, acerrimo rivale dei Toffees. E come se non bastasse, in piena estate una delle stelle della squadra (ufficiosamente l’islandese Sigurdsson) è stata messa fuori rosa perché accusato di violenza sessuale ai danni di un minore. Non il miglior viatico per iniziare un nuovo percorso. E dire che la stagione 2021-’22 era anche iniziata bene, con alcuni risultati positivi e un buon impatto dei nuovi acquisti Townsend e Gray. Tuttavia, l’eliminazione in FA Cup contro il modesto QPR ha aperto uno squarcio che il tecnico ex Napoli non è mai riuscito a ricucire. Finché, il 31 gennaio, non è stato assunto Frank Lampard al suo posto.
FRANK NEL CAOS – Lampard ha cominciato con una sconfitta per 3-1 sul campo del Newcastle, riscattata col 3-0 sul Leeds di Bielsa che sarebbe stato esonerato entro breve. Dopodiché, sono arrivate altre tre sconfitte, tutte senza segnare neanche un gol, e senza mai nemmeno andare al tiro in trasferta: 2-0 a Southampton, 0-1 col Manchester City, 5-0 ieri in casa del Tottenham di Conte. I Toffees appaiono allo sbando, neanche Lampard sembra riuscire a dare una scossa o a trovare la chiave giusta per amalgamare i suoi talenti, ai quali si sono aggiunti in estate Mykolenko e Dele Alli. Non gli ultimi arrivati, ma da qui a fine maggio rischiano di arrivare tra gli ultimi.