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L'Europeo trema per l'allarme Variante Delta: focolai Covid tra tifosi finlandesi e danesi, ora preoccupa l'Olanda
PREOCCUPA IL NORD EUROPA: GLI STADI APERTI A COPENAGHEN E SAN PIETROBURGO... - I numeri dei positivi sono in crescita soprattutto nel nord dell'Europa: la preoccupazione aumenta anche perché la prima dose del vaccino non rende immuni da questo tipo di variante, a differenza delle due dosi complete, non ancora portate a termine dalla maggioranza della popolazione. Il principale tema di discussione riguarda l’apertura degli stadi: non solo Wembley dunque, ma anche lo Stadio Parken di Copenaghen e lo Stadio di San Pietroburgo, seppur la situazione più preoccupante sia in Finlandia, dove quasi un centinaio di tifosi sono risultati positivi al Coronavirus al ritorno dalla Russia in seguito alla partita della fase a gironi di lunedì scorso.
PERICOLO FINLANDIA - Già 86 i contagi tra i presenti, anche perché, a causa della vicinanza tra Finlandia e Russia, migliaia di tifosi hanno deciso di seguire la nazionale di Pukki e Pohjanpalo: l'autorità sanitaria ha consigliato ai tifosi di sottoporsi al test entro 72 ore e di evitare nel frattempo contatti, sottolineando che il tasso di contagio in Russia era 20 volte superiore.
ALLARME OLANDA: STASERA C'E' DANIMARCA-GALLES - Stesso discorso per gli spettatori che hanno assistito alle partite di Copenaghen, come confermato dalle autorità danesi: da tre a nove il numero dei contagiati con variante Delta che avevano assistito a Danimarca-Belgio del 17 giugno, mentre quattro sono stati i positivi tra i tifosi che avevano visto dal vivo Danimarca-Russia del 21 giugno, più tre annunciati precedentemente. Allarme sanitario e tracciamenti, che si allargano ora anche all'Olanda, dove è in programma il primo ottavo di finale tra Danimarca e Galles: alla Cruijff Arena arriveranno 4.400 tifosi danesi. L'Europeo itinerante non è stato proprio un'idea geniale, in questo momento storico