AFP/Getty Images
L'Europa alla scoperta di Anya e Balaj
La prima giornata delle gare di qualificazione all'Europeo 2016 non ha riservato molte sorprese a livello di risultati, ma ha dato la possibilità a "illustri sconosciuti" o a giocatori comunque dal curriculumu internazionale non propio di primissimo piano di ritagliarsi uno spazio da assoluti protagonisti. Chiedere per informazione allo scozzese Ikechi Anya, andato a segno al Westfalen Stadion di Dortmund contro la Germania campione del mondo in carica, o all'albanese Bekim Balaj, autore del gol dello storico successo dell'Albania di De Biasi in Portogallo.Due giocatori con una storia alle spalle che meriterebbe un libro e un futuro tutto da scrivere dopo gli exploit dello scorso weekend.
ANYA, UN CITTADINO DEL MONDO - Partiamo da Anya, esterno offensivo classe 1988 di proprietà del Watford, formazione di Championship inglese allenata fino a pochi giorni fa da Beppe Sannino. Figlio di un ricercatore scientifico nigeriano e di un'economista rumena incontratisi a Bucarest, Ikechi è nato però a Glasgow e per questo non ha avuto dubbi nello scegliere la nazionale per cui giocare. Una storia che ricorda molto quella dell'ex talento classe '95 del settore giovanile del Chelsea Islam Feruz, scappato da bambino dalla Somalia e oggi all'Ofi Creta di Rino Gattuso. Tifoso dei Rangers, inizia la sua carriera nei Wycombe Wandereres sotto la guida della leggenda dell'Arsenal Tony Adams, che lo fa diventare il più giovane debuttante della storia del club all'età di 16 anni. Nel 2009 vola in Spagna, disputando due stagioni nel Sevilla Atletico, la formazione riserve del club andaluso, e una al Celta Vigo prima di firmare nel 2011 per il Granada, squadra di proprietà della famiglia Pozzo. Un prestito al Cadiz, poi l'approdo in Inghilterra al Watford, con cui ha realizzato sin qui 8 reti. Nell'estate 2013 ha firmato un contratto di 3 anni col club inglese e poco ha debuttato contro il Belgio con la nazionale scozzese; alla seconda presenza contro la Macedonia arriva il primo gol ufficiale, il secondo è di ieri contro la Germania, con un bel diagonale a superare Neuer al termine di un azione di contropiede.
BALAJ, IL PORTIERE COL VIZIO DEL GOL - Altrettanto pittoresca è la storia personale di Bekim Balaj, attaccante del 1991 che è passato nell'ultima sessione di mercato dallo Sparta Praga agli acerrimi rivali dello Slavia e che da ragazzo non avrebbe nemmeno dovuto essere un bomber... Inizia la sua carriera nel Vllaznia Shkoder e suo padre, vista la sua statura, lo propone come portiere. L'intuizione dell'allenatore che ne apprezza le qualità tecniche e le doti realizzative (17 reti in 38 partite) gli apre le porte nel 2010 di un club di Seria A turca il Gençlebirligi, che sfrutta i buoni rapporti tra i due Paesi e lo paga addirittura 300.000 euro. Il ragazzo firma un contratto di 4 anni economicamente molto vantaggioso, arrivano a soli 20 anni a guadagnare fino a 600.000 euro a stagione. A gennaio 2011, decide però di tornare in patria con la maglia del KF Tirana, con cui segna 15 gol in 37 partite. Nell'estate 2012, supera un provino allo Sparta Praga e a ottobre realizza un gol storico in Europa League nel definitivo 3-1 all'Athletic Bilbao. Dopo una stagione in prestito in Polonia allo Jagiellonia Bialystok, fa ritorno allo Sparta Praga prima di firmare il luglio scorso per i rivali cittadini dello Slavia, con cui ha segnato già nelle prime due giornate di campionato. Il punto più alto della sua carriera è arrivato però ieri sera, con la prima rete ufficiale con l'Albania contro il Portogallo, orfano di Cristiano Ronaldo; un successo di prestigio, il primo in assoluto con la formazione lusitana, che vale ai ragazzi di De Biasi il primato nel girone.
ANYA, UN CITTADINO DEL MONDO - Partiamo da Anya, esterno offensivo classe 1988 di proprietà del Watford, formazione di Championship inglese allenata fino a pochi giorni fa da Beppe Sannino. Figlio di un ricercatore scientifico nigeriano e di un'economista rumena incontratisi a Bucarest, Ikechi è nato però a Glasgow e per questo non ha avuto dubbi nello scegliere la nazionale per cui giocare. Una storia che ricorda molto quella dell'ex talento classe '95 del settore giovanile del Chelsea Islam Feruz, scappato da bambino dalla Somalia e oggi all'Ofi Creta di Rino Gattuso. Tifoso dei Rangers, inizia la sua carriera nei Wycombe Wandereres sotto la guida della leggenda dell'Arsenal Tony Adams, che lo fa diventare il più giovane debuttante della storia del club all'età di 16 anni. Nel 2009 vola in Spagna, disputando due stagioni nel Sevilla Atletico, la formazione riserve del club andaluso, e una al Celta Vigo prima di firmare nel 2011 per il Granada, squadra di proprietà della famiglia Pozzo. Un prestito al Cadiz, poi l'approdo in Inghilterra al Watford, con cui ha realizzato sin qui 8 reti. Nell'estate 2013 ha firmato un contratto di 3 anni col club inglese e poco ha debuttato contro il Belgio con la nazionale scozzese; alla seconda presenza contro la Macedonia arriva il primo gol ufficiale, il secondo è di ieri contro la Germania, con un bel diagonale a superare Neuer al termine di un azione di contropiede.
BALAJ, IL PORTIERE COL VIZIO DEL GOL - Altrettanto pittoresca è la storia personale di Bekim Balaj, attaccante del 1991 che è passato nell'ultima sessione di mercato dallo Sparta Praga agli acerrimi rivali dello Slavia e che da ragazzo non avrebbe nemmeno dovuto essere un bomber... Inizia la sua carriera nel Vllaznia Shkoder e suo padre, vista la sua statura, lo propone come portiere. L'intuizione dell'allenatore che ne apprezza le qualità tecniche e le doti realizzative (17 reti in 38 partite) gli apre le porte nel 2010 di un club di Seria A turca il Gençlebirligi, che sfrutta i buoni rapporti tra i due Paesi e lo paga addirittura 300.000 euro. Il ragazzo firma un contratto di 4 anni economicamente molto vantaggioso, arrivano a soli 20 anni a guadagnare fino a 600.000 euro a stagione. A gennaio 2011, decide però di tornare in patria con la maglia del KF Tirana, con cui segna 15 gol in 37 partite. Nell'estate 2012, supera un provino allo Sparta Praga e a ottobre realizza un gol storico in Europa League nel definitivo 3-1 all'Athletic Bilbao. Dopo una stagione in prestito in Polonia allo Jagiellonia Bialystok, fa ritorno allo Sparta Praga prima di firmare il luglio scorso per i rivali cittadini dello Slavia, con cui ha segnato già nelle prime due giornate di campionato. Il punto più alto della sua carriera è arrivato però ieri sera, con la prima rete ufficiale con l'Albania contro il Portogallo, orfano di Cristiano Ronaldo; un successo di prestigio, il primo in assoluto con la formazione lusitana, che vale ai ragazzi di De Biasi il primato nel girone.