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L'era Pirlo alla Juve dura un anno: dopo l'esonero volta pagina, il Sassuolo ci pensa
VOLTA PAGINA – Non starà fermo, almeno se dipendesse da lui. Al netto di tutto, Pirlo ha concluso la sua prima stagione da allenatore con due trofei e un posto in Champions, è lui però il primo a non vincere lo scudetto dopo nove titoli di fila: la rivoluzione auspicata non c'è stata, ma a livello individuale non può essere tutto da buttare né può essere lui l'unico (nemmeno il principale) responsabile. Buoni i rapporti con la società, che non esclude affatto il ritorno e lo ha difeso fino all'ultimo, puntando su di lui in stagione anche quando l'esonero sarebbe sembrato uno scossone inevitabile. E Pirlo si rimette sul mercato. Sondaggi dalla Sampdoria, anche qualcosa in più da parte del Sassuolo che deve ancora scegliere l'uomo giusto per il post-De Zerbi: contatti esplorativi già effettuati negli scorsi giorni, la fase delle riflessioni potrebbe portare a breve a un'offerta di un biennale per impostare un nuovo ciclo. Ha bruciato le tappe, Pirlo. Ma non si sente bruciato: l'ha sempre detto, è solo l'inizio. La Juve dal canto suo non l'ostacolerà, l'accordo sulla buonuscita per agevolare il nuovo ingaggio (quello attuale è di 1,8 milioni netti per un'altra stagione) non sarà in alcun modo un problema.