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L'effetto Ibra non basta, Leao è sparito: Pioli studia il rilancio, il Milan riflette
RILANCIO OBBLIGATO - Sterile sotto porta, poco incisivo quando chiamato in causa dalla panchina. Un rendimento che non per ora cambia i piani futuri del Milan e di Elliott su Leao, ma che dà il la a riflessioni in vista dell'estate e che sicuramente ha ridimensionato la sua centralità nel progetto attuale di Pioli, che ha trovato la giusta quadra con Rebic, Calhanoglu e Castillejo alle spalle di Ibrahimovic. Il rilancio del portoghese, tuttavia è dietro l'angolo e obbligato. Complici le squalifiche di Ibrahimovic e Castillejo, la sua presenza nella semifinale di ritorno di Coppa Italia contro la Juve (4 marzo) è garantita: allo Stadium toccherà a lui guidare l'attacco rossonero nella complicata impresa di vincere all'Allianz Stadium o di strappare un pareggio superiore all'1-1 (2-2, 3-3, ecc) per conquistare un posto in finale. E dovrà farlo con un minutaggio esiguo nelle gambe, una situazione che può rivelarsi un'arma a doppio taglio: da una parte Pioli potrà contare sulla freschezza di un giocatore non spremuto da tanti impegni ravvicinati, dall'altra Leao potrebbe non avere il giusto ritmo gara in un partita che si preannuncia ad alta intensità e senza che vi sia una possibilità di ricambio alle sue spalle. Il prossimo turno di campionato contro il Genoa offre la possibilità di testare almeno a gara in corso il portoghese, per valutarne le condizioni atletiche e per ricaricare mentalmente un giocatore potenzialmente sfiduciato dalle panchine consecutive. Un'altra missione per Pioli: rilanciare e presentare contro la Juve il miglior Leao, per le ambizioni in Coppa e per proteggere l'investimento del Milan.
@Albri_Fede90