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L'autogol di Cristiano Ronaldo: dovrà demolire la veranda nel nuovo attico da 7 milioni
Quella veranda non è soltanto esteticamente discutibile, ma anche irregolare. Dunque va demolita. È durato pochi giorni l'idillio di Cristiano Ronaldo con la nuova e lussuosissima casa di Lisbona, la più costosa del Portogallo: 7,59 milioni di euro versati con accordo stipulato lo scorso 8 febbraio per piazzarsi in cima al grattacielo di Rua Castilho, numero civico 203. Un'ulteriore acquisizione per il ricchissimo patrimonio del fuoriclasse portoghese che nei giorni scorsi ha riempito le pagine dei rotocalchi, con toni in modalità "spend it like CR7". Peccato che con altrettanta rapidità sia sorta una magagna: la veranda in cima al tetto. Che non fa parte del progetto e ha fatto indispettire chi lo firmato. E se l'autore del progetto è anche un archistar, ecco che la questione prende una piega molto seria.
L'architetto in questione si chiama José Mateus. Classe 1963, fondatore dello studio ARX assieme al fratello Nuno, Mateus è una figura di riferimento in Portogallo oltreché ampiamente noto sul piano internazionale. Fra i tanti punti di spicco del suo curriculum troviamo il ruolo di rilievo rivestito in occasione della Biennale di Venezia 2010, che aveva dedicato al Portogallo una sezione speciale. Mateus è stato il responsabile del vasto progetto di riqualificazione del grattacielo sito in Rua Castilho 203, edificato negli anni Settanta su disegno dell'architetto Tomás Taveira. E lo ha firmato come si firma un'opera d'arte. Per questo, quando ha notato un intervento così invasivo da parte del nuovo proprietario di casa, ha reagito in modo fermo ma parecchio scocciato.
Come egli stesso ha spiegato nel corso di un'intervista telefonica rilasciata all'emittente SIC e pubblicata nella tarda serata di giovedì 27 maggio, quella "marquise" sarebbe non soltanto illegale, ma violerebbe anche il diritto d'autore. Secondo Mateus, non sarebbero state richieste autorizzazioni al comune di Lisbona né agli altri condomini per effettuare un intervento così pesante. A confortare la sua posizione è intervenuto anche il presidente dell'Ordine degli Ingegneri portoghesi, Carlos Mineiro Aires, secondo la cui opinione quella veranda va demolita senza se e senza ma. E in questo senso si starebbero muovendo le autorità locali, come annunciato in prima pagina stamani dal Correio da Mânhá. La permanenza nella nuova casa inizia molto male per CR7. Che dal canto suo ha preferito non rilasciare dichiarazioni sulla vicenda. In certi casi il silenzio è la sola risposta.
L'architetto in questione si chiama José Mateus. Classe 1963, fondatore dello studio ARX assieme al fratello Nuno, Mateus è una figura di riferimento in Portogallo oltreché ampiamente noto sul piano internazionale. Fra i tanti punti di spicco del suo curriculum troviamo il ruolo di rilievo rivestito in occasione della Biennale di Venezia 2010, che aveva dedicato al Portogallo una sezione speciale. Mateus è stato il responsabile del vasto progetto di riqualificazione del grattacielo sito in Rua Castilho 203, edificato negli anni Settanta su disegno dell'architetto Tomás Taveira. E lo ha firmato come si firma un'opera d'arte. Per questo, quando ha notato un intervento così invasivo da parte del nuovo proprietario di casa, ha reagito in modo fermo ma parecchio scocciato.
Come egli stesso ha spiegato nel corso di un'intervista telefonica rilasciata all'emittente SIC e pubblicata nella tarda serata di giovedì 27 maggio, quella "marquise" sarebbe non soltanto illegale, ma violerebbe anche il diritto d'autore. Secondo Mateus, non sarebbero state richieste autorizzazioni al comune di Lisbona né agli altri condomini per effettuare un intervento così pesante. A confortare la sua posizione è intervenuto anche il presidente dell'Ordine degli Ingegneri portoghesi, Carlos Mineiro Aires, secondo la cui opinione quella veranda va demolita senza se e senza ma. E in questo senso si starebbero muovendo le autorità locali, come annunciato in prima pagina stamani dal Correio da Mânhá. La permanenza nella nuova casa inizia molto male per CR7. Che dal canto suo ha preferito non rilasciare dichiarazioni sulla vicenda. In certi casi il silenzio è la sola risposta.