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    L'Atalanta sciupa e protesta, la Juve non perdona: Sarri vince senza Ronaldo

    L'Atalanta sciupa e protesta, la Juve non perdona: Sarri vince senza Ronaldo

    • Alberto Cerruti
      Alberto Cerruti
    Chi sbaglia, paga. E siccome l’Atalanta sbaglia prima il rigore dell’1-0 e poi le occasioni per il 2-0, alla fine vince la Juventus grazie a una doppietta di Higuain e all’ultima ciliegina dello scatenato Dybala. Punteggio bugiardo perché la squadra di Gasperini non merita una sconfitta così severa, ma risultato giusto perché la squadra di Sarri dimostra di avere più qualità e più freddezza sotto la porta avversaria. E quindi, pensando agli assenti, viene voglia di dire che Zapata e Ilicic sono più importanti per l’Atalanta di quanto lo sia Cristiano Ronaldo per la Juventus, visto che senza il portoghese i bianconeri hanno vinto le ultime tre partite, prima a Mosca e poi contro il Milan quando era appena uscito, e soprattutto stavolta nella gara più difficile quando non era nemmeno in panchina. Sconfitta contestata dall’Atalanta che protesta per l’azione del gol del 2-1, ma vittoria importantissima per la Juventus che quest’anno in campionato aveva battuto soltanto la Spal con due gol di scarto e tra l’altro non aveva mai ottenuto tre punti a Bergamo, da quando c’è Gasperini.

    SCATTO JUVENTUS - La Juventus parte e finisce meglio dell’Atalanta, perché già nel quarto d’ora iniziale gioca nella metà campo avversaria e potrebbe anche andare in vantaggio. Higuain vola da solo verso Gollini, ma perde l’attimo per agganciare il pallone e invece di saltare il portiere gli frana addosso rimediando la prima ammonizione di una partita nervosa, piena di scorrettezze e proteste. L’impressione iniziale, però, viene cancellata in fretta, perché poi la squadra di Gasperini schiaccia la Juventus, dimostrando di meritare ampiamente l’1-0 in almeno tre occasioni. La prima, più facile in teoria, dal dischetto per un rigore figlio delle nuove assurde regole, perché il tocco di mani ravvicinato di Khedira su tiro di Gomez è chiaramente involontario. 

    ATALANTA PADRONA - L’arbitro Rocchi, però, dimostrando di avere personalità, non ha nemmeno bisogno di rivedere l’episodio al monitor. Rigore era e rigore rimane, ma a conferma del fatto che non esiste l’equazione rigore uguale gol, dal dischetto Barrow centra la traversa e quando il pallone torna in campo Pasalic di testa non riesce a infilarlo in rete. Lo stesso bravissimo Pasalic, ancora di testa, costringe poi Szczesny alla parata più difficile volando alla sua sinistra, per salvare davanti all’angolino. E infine Hateboer calcia a colpo sicuro ma prima che il pallone entri la coppia “De” De Sciglio-De Ligt in scivolata respinge. 

    MEGLIO TARDI CHE MAI - Già costretto a rinunciare all’infortunato Bernardeschi, sostituito da Ramsey a metà primo tempo, Sarri non cambia nulla dopo l’intervallo anche perché non ha altri attaccanti in panchina. Il problema, però, non è soltanto davanti perché la Juventus soffre in mezzo e balla dietro. E così non bisogna sorprendersi se l’Atalanta raccoglie finalmente il frutto della propria superiorità. Barrow, il più deludente che Gasperini stava per sostituire con Muriel, si fa in parte perdonare per il rigore sbagliato con il perfetto cross da destra che Gosens, dalla parte opposta, inzucca di testa alle spalle di Szczesny, per la serie “meglio tardi che mai”. Malgrado il vantaggio, Muriel rileva ugualmente Barrow, perché Gasperini non vuole difendere l’1-0, mentre Sarri per dare più velocità al centrocampo inserisce Douglas Costa al posto di Bentancur. Come non detto, però, perché l’Atalanta continua a spaventare i bianconeri, sfruttando le fasce laterali sulle quali Cuadrado da una parte e De Sciglio dall’altra sono sempre in affanno, come in occasione del gol. 

    ZAMPATA HIGUAIN - Sarri allora si gioca l’ultimo cambio, ritoccando ancora il centrocampo con la staffetta Emre Can-Khedira, anche se gli unici segnali di vita dei bianconeri sono offerti da Dybala, bravissimo ma sempre troppo egoista. Improvvisamente, però, quando sembra più facile il secondo gol dell’Atalanta che il primo della Juventus, arriva il pareggio bianconero. Higuain, fin lì in ombra anche se non per colpa sua, trova la girata decisiva di sinistro che cambia la partita. E 8’ più tardi ecco la sua seconda zampata, stavolta di destro, che conclude un’azione avviata da Dybala, con cross da destra di Cuadrado. L’Atalanta protesta per un precedente fallo di mani dello stesso Cuadrado, ma Rocchi dopo aver rivisto le immagini convalida. Potrebbe bastare così, ma la Juventus esagera segnando al 91’ il gran gol del 3-1 con un sinistro spettacolare di Dybala che conclude il contropiede e soprattutto la sua splendida partita. Con tanti saluti a Cristiano Ronaldo, perché la Juventus vince anche quando lui non c’è.







    IL TABELLINO

    Atalanta-Juventus 1-3 (primo tempo 0-0)

    Marcatori: 10' s.t. Gosens (A), 29' s.t. Higuain (J), 37' s.t. Higuain (J), 47' s.t. Dybala (J)

    Assist: 10' s.t. Barrow (A), 29' s.t. Pjanic (J), 37' s.t. Cuadrado (J), 47' s.t. Higuain (J)

    Atalanta (3-4-2-1): Gollini, Toloi, Djimsiti, Palomino, Hateboer, de Roon, Freuler (40' s.t. Traorè), Gosens (26' s.t. Castagne), Pašalić, Gomez, Barrow (12' s.t. Muriel). All. Gasperini.

    Juventus (4-3-1-2): Szczesny, Cuadrado, Bonucci, de Ligt, De Sciglio, Khedira (25' s.t. Emre Can), Pjanic, Bentancur (13' s.t. Douglas Costa), Bernardeschi (26' p.t. Ramsey), Higuain, Dybala. All. Sarri.

    Arbitro: Rocchi di Firenze (Peretti, Cecconi; Doveri)

    Ammoniti: 7' p.t. Higuain (J), 10' p.t. Palomino (A), 27' p.t. Dybala (J), 41' p.t. Freuler (A), 45' p.t. Gosens (A), 47' p.t. Cuadrado (J), 16' s.t. Toloi (A), 38' s.t. Gollini (A).

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