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    L'Atalanta ha ragione, Zapata vale quanto Lukaku. Muriel show, ma le big dov'erano la scorsa estate?

    L'Atalanta ha ragione, Zapata vale quanto Lukaku. Muriel show, ma le big dov'erano la scorsa estate?

    • Emanuele Tramacere
    L'Atalanta torna a vincere e si riporta al secondo posto in classifica battendo 1-0 un Bologna comunque sempre in partita e che riscatta la brutta prestazione offerta a San Siro contro il Milan. Una partita vera, combattuta, nervosa, in grande equilibrio soprattutto per i primi 45 minuti, e che proprio per questo premia ancora di più gli ennesimi record stabiliti dalla banda dei ragazzi terribili di Gasperini arrivati alla 22esima vittoria in campionato (mai così bene nella storia della Dea) e a quota 95 gol segnati (meglio di tutti in Serie A, per distacco). Di gol in realtà se ne è visto soltanto uno, ma la gara ha offerto molti più spunti di quanto il tabellino non riesca poi a raccontare.

    L'Atalanta prova subito a sfruttare il suo punto di forza, con Gomez che si abbassa fra le linee e lancia i compagni in verticale. È però il Bologna ad essere più pericoloso in ripartenza con Gollini costretto a metterci i guantoni sul tiro angolatissimo di Soriano. La stanchezza c'è, è inevitabile e se da un lato Mihajlovic, col suo 4-2-3-1 senza riferimenti offensivi, costringe spesso il centrocampo di Gasperini a corse a vuoto che tolgono lucidità, dall'altro è la fisicità di Zapata a tenere impegnata a più riprese la difesa emiliana.

    Con le gambe che faticano a girare e la testa che è in difficoltà, neanche le panchine riescono a tenere appieno a freno gli animi e di questi tempi, con stadi vuoti e microfoni puntati, l'elenco di parolacce e insulti che si lanciano Mihajlovic e Gasperini rappresenta uno spettacolo di cattivo gusto e che non poteva che concludersi con l'ammonizione del primo e l'espulsione del secondo. Per fortuna il campo torna presto protagonista e se da un lato Gomez e Pasalic non riescono a sfruttare le sponde di uno Zapata dominante (vale davvero meno di un Lukaku o di un Higuain?) dall'altro è l'ex, Musa Barrow, a centrare su punizione una traversa che ancora vibra a Gollini battuto.

    Nella ripresa Gasperini toglie un Pasalic troppo impreciso in zona gol e aggiunge peso all'attacco con l'inserimento di Luis Muriel e la mossa paga nell'immediato. Il colombiano inizia subito uno show personale: al 48' è Skorupski gli nega il gol dopo una percussione centrale e nei minuti successivi sono Castagne e Toloi a non trovare la rete sfruttando le sue invenzioni. Il vantaggio è però nell'aria ed è proprio Muriel a trovarlo, trasformando in oro con un destro di potenza l'ennesima sponda di un ancora gigantesco Zapata. Neanche l'infortunio domestico e il turbante con cui è sceso in campo frenano l'esuberanza di Muriel e verrebbe da chiedersi dove fossero le big come Inter, Milan e Roma (che a più riprese hanno lamentato problemi in attacco) prima dello scorso 21 giugno quando per soli 15 milioni più bonus fu soltanto l'Atalanta a puntare su di lui.

    Mihajlovic ridisegna il proprio attacco inserendo Orsolini e Sansone, mentre dalla panchina bergamasca si alzano Malinovskyi e Colley che fanno rifiatare Zapata e il Papu Gomez. L'ex-Primavera va due volte a un passo dal raddoppio, ma prima strozza troppo il sinistro e poi trova uno strepitoso intervento di Skorupski a negargli la gioia del gol. Il Bologna non riesce più a rendersi pericoloso e a preoccupare Gritti, rimasto in panchina al posto di Gasperini, sono soltanto i due infortuni subiti da Djimsiti e Palomino che rischiano di lasciare la difesa in forte emergenza.

    L'1-0 regge fino al triplice fischio e l'Atalanta può così tornare a sorridere dopo il piccolo passo falso col Verona. Il ritorno al secondo posto è un premio meritato e mette ancora una volta pressione all'Inter e alla Lazio nella rincorsa a un piazzamento in classifica che non porterà titoli in bacheca, ma che è importante sia per il prestigio, ma anche a livello economico. Ciò che però più conta è la conferma per Gasperini di avere una rosa profonda (forse più di quella a disposizione di Conte e Inzaghi) adatta anche a sostenere assenze importanti come quelle di Ilicic e ora anche di 2/3 della difesa titolare. Basterà per continuare a coltivare il sogno di uno sgambetto al PSG in Champions League?



    IL TABELLINO
    Atalanta-Bologna 1-0 (primo tempo 0-0)

    Marcatori: 18' s.t. Muriel (A)

    Assist: 18' s.t. Zapata (A) 

    Atalanta (3-4-2-1): Gollini; Toloi, Palomino (35' s.t. Sutalo), Djimsiti (42' s.t. Caldara); Castagne, De Roon, Freuler, Gosens; Pasalic (1' s.t. Muriel), Gomez (21' s.t. Malinovskyi); Zapata (21' s.t. Colley). All. Gasperini.

    Bologna (4-2-3-1): Skorupski; Tomiyasu (29' s.t. Mbaye), Danilo, Denswil, Krejci (33' s.t. Santander); Medel, Svanberg (19' s.t. Dominguez); Skov Olsen (19' s.t. Orsolini), Soriano, Barrow (19' s.t. Sansone); Palacio.  All. Mihajlovic.

    Arbitro: Federico La Penna (Roma).

    Ammoniti: 30' p.t. Tomiyasu (B), 36' Gasperini (A), 36' Mihajlovic (A), 25' s.t. Freuler (A), 31' s.t. Danilo (B), 38' s.t. Gosens (A), 48' s.t. Colley (A), 49' s.t. de Roon (A)

    Espulsi: 37' p.t. Gasperini (A)

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