L'Atalanta è un'opera d'arte, Gasperini unico: ha rivoluzionato il calcio
Sandro Sabatini
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È una notte che più bella non si poteva immaginare, per i tifosi di Bergamo e di tutta Italia, i tifosi veri che si abbracciano per un’impresa gigantesca, esaltante e commovente, realizzata dall’Atalanta che non è solo la società ben gestita da Percassi e la squadra ben allenata da Gasperini e la formazione trascinata da Lookman. L’Atalanta non non va divisa per personaggi e meriti, né sparpagliata in spiegazioni tattiche, tecniche, di mercato e quant’altro. Non saremmo all’altezza perché è tutto assieme questa Atalanta. E scusate la retorica, ma l’Europa League vinta sul Liverpool nei quarti, sul Marsiglia in semifinale e sull’imbattuto Leverkusen in finale è un’opera d’arte che va ammirata senza presumere spiegazioni o ragionamenti che sarebbero più piccini della grandezza di una meraviglia, da applaudire ascoltando la colonna sonora dei tifosi bergamaschi con un direttore d’orchestra, Gian Piero Gasperini, che ha rivoluzionato il calcio. È stato l’unico. È unico.