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L'Atalanta dei sogni all'esame più duro: orgoglio d'Italia, ora sfida la Juventus
RIPARTENZA AL TOP - L'Atalanta è un esempio virtuoso perché ha tutto per confermarsi a certi livelli. L'anno scorso centrò il quarto posto - con record di punti (72) nella storia del club - , fu il risultato di una stagione straordinaria. Elogiammo tutti la politica societaria, Zingonia la culla dei talenti, il lavoro da maestro di calcio di Gasperini, la solidità societaria, l'esplosione di talenti (Caldara, Conti, Petagna) che hanno riempito il presente e si attrezzano per il futuro, la centralità di un fuoriclasse come Papu Gomez. Raggiungere un obiettivo è un'impresa, ripetersi a certi livelli è qualcosa di più. Dopo un avvio faticoso in campionato (due sconfitte consecutive contro Roma e Napoli), l'Atalanta ha trovato il suo passo seminando punti e bellezza lungo tutto settembre: le vittorie casalinghe contro Sassuolo e Crotone, i pareggi esterni - entrambi in rimonta e non senza difficoltà - in casa del Chievo e della Fiorentina, e soprattutto il percorso in Europa.
DALL'EUROPA ALLA JUVE - Non va mai dimenticato che l'Atalanta - al ritorno in Europa League dopo ventisei anni - ha dato una lezione di calcio all'Everton (settima forza del campionato inglese dopo tutte le big) e ha conquistato un sudatissimo ma meritato pareggio a Lione (che l'anno scorso agli ottavi del torneo fece fuori la Roma), issandosi alla testa del suo girone con motivate aspirazioni di tracciare un solco, considerato che ora i bergamaschi sono attesi dal doppio impegno contro i ciprioti dell'Apollon. Ora l'esame più tosto. La Juventus di Allegri. In casa. A Bergamo. Dove l'anno scorso finì 2-2, dopo una sfida dalle tante emozioni. Sarà un altro esame. La Juve ha vinto 13 degli ultimi 14 incontri e contro l'Atalanta è imbattuta da 25 partite. L'ultima vittoria dei bergamaschi risale al 2001, 2-1, segnarono Lorenzi e Ventola.