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L'assalto al centro sportivo, il giallo convenzioni. Il sindaco di Marsiglia: 'L'OM riprenda il dialogo coi tifosi'
Il culmine del conflitto è stato toccato con l'assalto al centro sportivo “Robert Louis-Dreyfus” avvenuto lo scorso 30 gennaio, a poche ore dalla gara casalinga di campionato contro il Reims. In quell'occasione le frange più violente della tifoseria hanno condotto un gravissimo atto di teppismo per contestare il cattivo rendimento della squadra e una situazione societaria giudicata non trasparente.
Da quel momento i rapporti fra la direzione dell'OM e la tifoseria in generale, non soltanto la sua parte violenta, si sono incrinati in modo prossimo all'irrimediabilità. Rispetto a quell'episodio la società ha messo in campo mosse contraddittorie. Da una parte ha lanciato Agora OM, presentata come iniziativa di consultazione coi tifosi. Ma al tempo stesso sono filtrate indiscrezioni, avanzate dal quotidiano La Provence, sulla possibilità che venga interrotta la convenzione con le associazioni dei supporter.
Rispetto a quest'ultimo elemento ha preso posizione Benoît Payan, sindaco socialista eletto da nemmeno due mesi. Nel corso di una video-intervista rilasciata venerdì 19 febbraio a La Provence il sindaco ha ammonito la direzione dell'OM: non confonda la massa dei tifosi con la minoranza dei violenti, perché si tratterebbe di un'inaccettabile mancanza di rispetto alla città. Un tema toccato immediatamente nell'intervista, con una frase perentoria: “L'OM è nulla senza i suoi tifosi”. Ha quindi proposto l'istituzione di un tavolo di confronto fra le parti. Una presa di posizione netta che la società non potrà ignorare.
@Pippoevai