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L'Arabia Saudita e i Mondiali del 2030: Ronaldo, Infantino e quel legame con Renzi
QUEL LEGAME CON INFANTINO - A fine ottobre, tra gli speaker della sesta edizione del FII c’era il presidente della FIFA Gianni Infantino. In quell’occasione, collegato con l’evento c’era l’amministratore delegato dell’ente saudita, Richard Attias, che presentava Infantino come "la persona più potente del mondo". Infantino lo aveva ringraziato così: "l’impegno è rendere il calcio ancora più global nei prossimi anni, perché non è proprietà esclusiva di qualcuno e deve crescere in tutto il mondo". Anche in Arabia Saudita. In questo, il ruolo del FII Institute è di primaria importanza: negli ultimi anni l’ente ha cercato di promuovere il calcio in vista dei Mondiali 2030 (di cui Ronaldo sarà ambasciatore), ma non solo. Tra i discorsi avviati c’è quello con la Formula 1, che dal 2021 si corre anche in Arabia Saudita (a guidare la Fia fino al 2021 c’era Jean Todt, che vanta ottimi rapporti con Renzi). Il mondo arabo vuole accreditarsi verso l’occidente anche così, grazie alla rete di relazioni e agli eventi dell’FII dell'ex premier Matteo Renzi.