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    L'apice in Juve-Bayern e la Nazionale, ma ora Sturaro è in caduta libera

    L'apice in Juve-Bayern e la Nazionale, ma ora Sturaro è in caduta libera

    • Andrea Menon
    Sono passati 392 giorni da Juventus-Bayern Monaco, probabilmente la data più importante della carriera di Stefano Sturaro che, con quel gol inaspettato ha scatenato lo Juventus Stadium e regalato ai bianconeri il pareggio e la possibilità di giocarsela alla pari con il Bayern Monaco all'Allianz Arena, sede del ritorno degli ottavi di Champions League. Una bellissima illusione per la Juve e per lui. Sì, perchè da quel giorno qualcosa si è incrinato: il centrocampista ex Genoa ha raggiunto la vetta più alta della sua carriera, ma da lì in poi è stato un declino inesorabile che ancora procede. La dirigenza bianconera ha dimostrato di credere nelle sue capacità con il rinnovo di contratto firmato a dicembre, ma tutto ciò è avvenuto prima del cambio modulo, dopo il quale ha visto il campo con il contagocce. Sul mercato sarebbe anche un nome appetibile per provenienza ed età, ma lo scarso utilizzo brucia le grandi offerte e il rischio di questo percorso è quello di ritrovarsi con un peso, poco spendibile. 

    BAYERN MONACO E NAZIONALE - 23 febbraio 2016: Sturaro scivola e segna in spaccata battendo Neuer e diventa l'eroe della notte di Champions bianconera. Un gesto che è, praticamente, la conferma del suo valore: un anno prima, infatti, contro il Real Madrid spizzicò sulla traversa il colpo a botta sicura di James Rodriguez, mettendo lo zampino sul raggiungimento della finale di Berlino. Una crescita esponenziale terminata con la convocazione sorprendente, pur se meritata, all'Europeo in Francia. Come detto, però, il gol al Bayern è come l'ultimo urlo di un guerriero, che poi ha posato l'ascia di guerra, perdendo certezze e distanze. CADUTA LIBERA - Un'immagine scherzosa, una gif che è rimpallata sui social con grande velocità dopo Juventus-Lione, e che fotografa perfettamente le difficoltà del centrocampista bianconero in questa stagione, accresciute da dai molti brevi ma ripetuti infortuni. Meno spazio, meno certezze, e un rendimento sicuramente non all'altezza di ciò che ha dimostrato di saper fare. Lui, abituato sempre a buttare tutto in campo, affamato e cattivo, ha allentato la presa e ora dimostra molte pecche, che hanno delimitano molto la fiducia fin qui accordatagli da Allegri. Questo Sturaro è ancora da Juve?

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