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    L'altra faccia del Genoa di Preziosi, -2. Il traffico di giocatori fa ricco il Lugano

    L'altra faccia del Genoa di Preziosi, -2. Il traffico di giocatori fa ricco il Lugano

    • Pippo Russo
      Pippo Russo
    (La prima puntata è leggibile qui)

    Dal 2007 al 2014. Questo è l'arco di tempo in cui si fa rientrare la relazione fra Enrico Preziosi e il FC Lugano. Nel 2007 il patron genoano acquisisce la società e nel 2008 passa la quota del 80% a una holding guidata da Giambattista Pastorello, che in quella fase è anche vicepresidente del Genoa. Di lui si dice che sia “il patron” del club ticinese. Ma poi, nel 2011, Pastorello viene licenziato (LEGGI). Uno strano patron, davvero. La rimozione di Pastorello avviene dopo che Angelo Renzetti acquisisce il 20% del Lugano FC e ne diventa presidente. Poco a poco Renzetti scala il Lugano fino a acquisire una quota del 60%. E il restante 40% verrà acquisito nel 2014 da Pablo Bentancur, un mediatore di calciatori peruviano di nascita e uruguayano d'adozione. Un anno dopo Bentancur cederà quel 40% a Renzetti. E in tutto ciò, qual è il ruolo di Enrico Preziosi nelle vicende del FC Lugano?

    Interpellato da Calciomercato.com nella mattinata di venerdì 1 febbraio, Gianbattista Pastorello sostiene che il presidente e proprietario del Genoa non fosse presente nella holding che fra il 2008 e il 2014 ha detenuto quote (prima di maggioranza, poi di minoranza) del Lugano. E se questa è la verità che emerge sul piano formale, al piano formale dobbiamo attenerci. Invero, ci sono anche le verità storiche. Cioè quelle che sono rintracciabili sia attraverso le collezioni dei giornali, sia per mezzo delle ricerche via web. Per esempio, c'è questo articolo reperibile sul sito di Ticinonews che parla del licenziamento di Domenico Teti, direttore generale del FC Lugano, dopo una bruciante sconfitta (0-6) rimediata in casa contro il Servette. Un licenziamento che, come si legge nell'articolo, viene “deciso sulle tribune di Cornaredo da Enrico Preziosi” (QUI). Data dell'articolo: 14 maggio 2011.

    Sono molti altri gli articoli che parlano del rapporto fra Preziosi e il Lugano, dopo quel 2008 in cui le quote passano alla holding. Riportarli tutti avrebbe poco senso. Ci si limita a menzionarne alcuni particolarmente significativi. Come per esempio quest'altro di Ticinonews, datato 29 maggio 2011, in cui si parla delle grandi manovre per il rinnovo dei ranghi tecnici e di management (QUI). Non male nemmeno questo, ancora di Ticinonews, in cui si parla dell'arrivo a Lugano di Nicola Bignotti (QUI), che poi sarà anche direttore generale del Genoa (QUI) e adesso mette la propria scienza a disposizione del FC Chiasso (QUI)

    Quando a luglio 2013 si ha un rimescolamento nell'assetto societario, il Corriere del Ticino titola che “Preziosi riduce le sue quote” (QUI). E quando infine nel 2014 Pablo Bentancur compra il 40% del club ticinese, i mezzi d'informazione riferiscono che ha rilevato tali quote da Enrico Preziosi (QUI). Tutti questi articoli saranno stati smentiti?.

    Detto ciò, bisogna dare la descrizione del flusso di calciatori e valori finanziari che s'intreccia fra Genoa e Lugano nel periodo 2007-2014. Nella precedente puntata si è parlato soltanto dei calciatori che il Genoa presta al Lugano e per i quali paga premi di valorizzazione per 600 mila euro. Adesso si deve dare conto dei calciatori che il Genoa acquisisce dal Lugano, pagando sia per l'acquisizione che (in qualche caso) per i premi di valorizzazione.

    Il flusso vero comincia con un centrocampista classe 1989, nativo di Lugano, Carlo Polli (QUI). Il Genoa lo prende nell'estate del 2008 e lo aggrega alla Primavera, poi a febbraio 2010 lo cede in prestito al Locarno. Adesso Polli gioca nel Mendrisio, quarta serie svizzera, dopo essere passato da Malta (Hamrun Spartans e Zebbug Rangers) e Filippine (Stallion FC). Mai vestita la maglia della prima squadra del Genoa. Che però per acquisirne le prestazioni, come rivela il bilancio al 31 dicembre 2008, impegna 551.375 euro.

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    In questa rotta da Lugano a Genova, Polli è in ottima compagnia. Un altro nome evidenziato nell'immagine riportata sopra è quello di Vincenzo Rennella. Si tratta di un attaccante italiano di origini francesi, cui viene associata la generica dicitura “federazione estera” nella casella della provenienza. In realtà il Genoa lo acquisisce dal Lugano nell'estate del 2008 ma lo lascia in prestito al club ticinese. Dalla tabella dei diritti economici si ricava che per lui la società rossoblu abbia impiegato 768.750 euro. Rennella fa una carriera più che dignitosa, ma non indosserà mai la casacca del Genoa.
    I nomi di altri due calciatori provenienti dal Lugano sono presenti nella tabella dei diritti economici allegata al bilancio chiuso il 31 dicembre 2012.
     
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    Si tratta di Michaël Perrier, mediano classe 1989 (QUI), e di Mattia Bottani, centrocampista classe 1991 (QUI). Nessuno dei due giocherà una sola partita con la maglia del Genoa. Perrier viene acquisito nell'estate del 2010 ma viene subito prestato al Chiasso, per poi spendere il resto della carriera in Svizzera. Il foglio dei diritti economici informa che la sua acquisizione grava sul bilancio del Genoa per 656.921 euro. E ai costi d'acquisizione vanno aggiunti i premi di valorizzazione pagati al Lugano (50 mila euro)  e in due tranche al Chiasso (2.500 euro e 22.500 euro). Il percorso di Mattia Bottani somiglia molto a quello di Perrier. Il Genoa lo acquisisce dal Lugano nell'estate del 2011, ma lo lascia in prestito al club ticinese. Il costo dell'acquisizione, come si apprende ancora una volta dalla lettura del prospetto dei diritti economici, è di 550 mila euro. A cui vanno aggiunti ben tre premi di valorizzazione versati dal Genoa al Lugano: 140 mila euro certificati dal bilancio al 31 dicembre 2011, 114.586 euro certificati dal bilancio al 31 dicembre 2012 e 53.759 certificati dal bilancio al 31 dicembre 2013.
     
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    Quelli che sono stati illustrati fin qui sono trasferimenti che, sulla direttrice Lugano-Genova, si mantengono sotto il milione di euro. Ma ce ne sono altri, che comportano ben altro sforzo finanziario. Per esempio, ricordate il mitico José Eduardo Bischote de Almeida, meglio noto come Zé Eduardo o Zé Love (QUI)?  Sì, proprio quello che durante un'intervista rilasciata al Secolo XIX disse: “Quando giocavo in Brasile ero un campione, da quando sono andato al Genoa sono diventato un giocatore di merda” (QUI). E che rifiutò si sottoporsi a un periodo di prova per il Milan (QUI). Dalla lettura di qualsiasi almanacco specializzato, o delle schede personali presenti su Wikipedia e Transfermarkt (QUI), si ricava che il Genoa lo abbia acquisito dal Santos. E invece i documenti contabili dicono altro. Il bilancio del Genoa al 31 dicembre 2011 riferisce che l'attaccante brasiliano proviene dal Lugano. Costo: 5,4 milioni di euro. E il passaggio dal Canton Ticino è confermato dal bilancio del Santos relativo all'anno 2012. Nella colonna dei crediti per cessione di diritti economici di calciatori si legge che il Football Club Lugano S/A è debitore per una cifra 6,088 milioni di reais, che al cambio attuale fanno circa 1,45 milioni di euro.
     
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    Ancora, dal bilancio al 31 dicembre 2012 si ha notizia di un caso gemello rispetto a quello di Zé Eduardo. Ci riferiamo al trasferimento di Cristóbal Jorquera, centrocampista cileno classe 1988. Di nuovo, le schede di Wikipedia e Transfermarkt riferiscono che il Genoa lo abbia acquisito dai cileni del Colo Colo. E dal bilancio del Colo Colo si ricava che in effetit il club cileno abbia ceduto Jorquera al Genoa, per una cifra di 636.606 dollari. Ma il bilancio del Genoa racconta altro.
     
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    Vi si legge infatti che il centrocampista proviene dal Lugano, e che la cifra impegnata per portarlo in rossoblu è di 3 milioni di euro. E anche da alcune fonti informative sudamericane dell'epoca si ricava conferma di quest'ultima versione. Il sito brasiliano Trivela, nei giorni in cui il trasferimento avviene, riferisce che “o jogador está vinculado ao Lugano, clube suíço que tem vínculo com Enrico Preziosi” (QUI). E questo triangolo Genoa-Colo Colo-Lugano viene tirato in ballo negli anni successivi, quando il club cileno presenta una denuncia alla Fifa per i mancati pagamenti sul trasferimento di Jorquera. Un articolo pubblicato da La Tercera (QUI) riferisce del contenzioso con "lo sconosciuto Lugano di Svizzera", e parla di pendenze per premi di formazione (293.931 euro) e per la vendita dei diritti del calciatore (valore riportato in dollari, 200.500). Il caso monta, e si diffonde la voce di sanzioni che potrebbero colpire pure il Genoa.

    Un blog ospitato dal sito di Fox Sport pubblica a settembre 2014 due fax inviati a marzo e a aprile dalla Fifa al club rossoblu (QUI). La notizia arriva in Italia, e a quel punto il Genoa è costretto a pubblicare un comunicato ufficiale per smentire. E all'interno di un testo dall'italiano contorto, ecco il punto cruciale: "Si precisa, peraltro, che il suddetto giocatore era stato prelevato non  dal Club Colo Colo bensì da differente Club straniero". Di nominarlo, questo "differente Club straniero", non se ne parla proprio.

    A chiudere la lista dei calciatori che il Genoa preleva dal Lugano è Massimo Bonanni (QUI). Centrocampista classe 1982, una carriera che lo vede passare da diverse squadre del nostro calcio (Vicenza, Palermo, Lazio, Ascoli, Sampdoria, Bari e Pescara), Bonanni va a giocare col Lugano in Challenge League nella stagione 2011-12. L'estate successiva il Genoa lo acquisisce per 1,45 milioni di euro. E immediatamente lo manda in prestito al Grosseto. Sei mesi, a gennaio 2013, Bonanni è di nuovo a Lugano.
     
    L'altra faccia del Genoa di Preziosi, -2. Il traffico di giocatori fa ricco il Lugano
     
    E dopo avere stilato la lista dei calciatori spostati, è il momento di tirare le somme di questo flusso sulla rotta Genova-Lugano, dividendola fra le voci "spesa per diritti economici" e "premi di valorizzazione".
     
    Acquisizione di diritti economici:
    • Carlo Polli 551.375 euro;
    • Vincenzo Rennella 768.750 euro;
    • Michaël Perrier 650.000 euro;
    • Mattia Bottani 550.000 euro;
    • Zé Eduardo 5.400.000 euro;
    • Cristóbal Jorquera 3.000.000 euro;
    • Massimo Bonanni 1.450.000 euro.
     
    Premi di valorizzazione:
    • Diogo Tavares 125.000 euro;
    • Tiago Pires 125.000 euro;
    • Alessandro Di Maio 125.000 euro;
    • Rivaldo González 125.000 euro;
    • Steve Pinau 100.000 euro;
    • Michaël Perrier 50.000 euro;
    • Mattia Bottani 140.000 euro + 114.586 euro + 53.759 euro.
     
    Il totale fa 13.328.470 euro. Pagati dal Genoa per calciatori targati Lugano fra il 2007 e il 2013. E tenendo conto del fatto che il budget del più ricco club di Challenge League non andasse allora oltre i 3 milioni di euro (QUI), se ne deve desumere che il Lugano sia una società che naviga nell'oro. O no?

    (2. continua)
     

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