L'allarme: Juve settima, ma i giocatori pensano a vacanze e regali. Allegri lo dice, ma è da solo
Gianluca Minchiotti
"E' una sfida delicata perché ci sono le vacanze e si pensa ai regali di Natale: se possiamo pensare che sia una gara facile ci sbagliamo". Parole e pensieri di Massimiliano Allegri, alla vigilia del match fra la Juventus e il Cagliari all'Allianz, ultimo impegno ufficiale del 2021 per i bianconeri. Se un allenatore con l'esperienza di Allegri apre la conferenza con un messaggio di questo tipo, significa che ha fiutato l'aria che tira e intuito il pericolo dietro l'angolo. E se in casa Juve c'è un potenziale pericolo di questo tipo, significa che qualcosa non va. Del resto, Allegri ha ragione a mettere in guardia i suoi giocatori e tutto l'ambiente (anche se l'ufficio stampa ci fa sapere che non parlava dei calciatori), visti i passi falsi casalinghi in cui è incappata la Juve in questa stagione, con Empoli e Sassuolo (oltre all'Atalanta, ma in questo caso trattasi di avversaria di altro rango, con tutto il rispetto per toscani ed emiliani). Vero è che il Cagliari che arriva a Torino sembra allo sbando, nel pieno di una crisi di risultati e di spogliatoio, ma la situazione dei sardi rende l'allarme di Allegri, se possibile, ancor più preoccupante. Perché star "dietro ai preparativi" per le vacanze alla vigilia di un match di campionato non è da Juve. Ed è sintomatico anche di una situazione societaria poco chiara. CONTINUA A LEGGERE: LA JUVE ALLA VIGILIA DEL CAGLIARI PENSA ALLE VACANZE