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L'Aida di Verdi: è musica per l'Italia
STAGIONE CAPOLAVORO - Verdi (QUI LA PAGINA SPECIALE CON TUTTI I SUOI DATI), che è stato acquistato giovanissimo dal Milan, in estate ha detto definitivamente addio ai rossoneri, che negli ultimi anni lo avevano sempre ceduto in prestito, e si è trasferito a Bologna; proprio in Emilia ha trovato un allenatore che ha dimostrato di puntare tanto su di lui, Roberto Donadoni. La centralità che gli è stata concessa è stata ripagata con prestazioni di assoluto livello, certificate anche dagli ottimi numeri del classe '92 che sta vivendo la sua migliore stagione, oltre che dal punto di vista delle prestazioni, sotto il profilo realizzativo: in campionato, infatti, sono già 5 le reti realizzate, condite anche da 3 assist. Numeri di una stagione straordinaria che ad inizio novembre aveva subito una battuta d'arresto importante per via di un problema ai legamenti della caviglia, che lo ha costretto a saltare otto partite di campionato. Uno stop che, però, non ha bloccato il percorso di crescita di Verdi che era già in orbita Nazionale prima dell'infortunio e che finalmente avrà la possibilità di vestire l'azzurro. Lo staff di Ventura, infatti, ha sempre monitorato da vicino la situazione dell'attaccante del Bologna, lasciando intendere che un posto nell'Italia per il talento del Bologna c'è sempre stato.
LA PRIMA - La prima convocazione nell'Italia dei grandi è stata festeggiata con un gol che mancava, complice anche l'infortunio, da oltre quattro mesi. Una rete liberatoria che fa da suggello a quello che lo stesso Verdi ha definito, complice la prima convocazione, il miglior weekend della sua carriera. E ora, dopo i capolavori a Bologna, il classe '92 è pronto al debutto in Nazionale, nel palcoscenico più importante di tutti. Come un grande compositore che deve affrontare la prima davanti al teatro più esigente, allo stesso modo il talento del Bologna è pronto alla prova più delicata per un giocatore di calcio. Simone avrà la possibilità di comporre la sua opera con la maglia azzurra addosso e di scrivere, nel suo piccolo, la storia; magari come ha fatto un altro grande Verdi, che di capolavori se ne intendeva eccome...