Parma: Fideleff costato 18 mila euro al minuto!
Alle 16.26 del 14/07/2012, il Parma rende noto di aver preso dal Napoli, in prestito con diritto di riscatto della metà, il difensore Ignacio Fideleff. Duecentomila euro il costo dell’operazione (come riportato da www.transfermarkt.it) e l’aggiunta di un milione se a fine stagione se ne vorrà acquisire la metà. La notizia viene annunciata con un comunicato di appena due righe e coi toni che si è soliti usare quando c’è da far sapere di aver chiuso una normalissima operazione di mercato e non l’affare del secolo: poca enfasi (del resto non avevamo messo le mani su Sneijder o Giuseppe Rossi!) e quel pizzico di ‘freddezza’ che è lecito faccia da condimento alle contrattazioni di tono minore. La voce si diffonde velocemente sul web, ci si aspetta che i tifosi la incassino senza farci troppo caso o, peggio ancora, con assoluta indifferenza: in fondo non è mica arrivato Puyol o ritornato in Emilia il grande ed insuperabile Thuram. E invece la piazza accoglie l’ingaggio di Fideleff con moderata e insolita gioia. Tutti, grosso modo, ne sono soddisfatti ancor prima di averlo visto all’opera. Fa nulla che il Napoli se ne sia liberato così rapidamente e che nel Napoli e a Napoli non abbia lasciato un ottima impressione di sé (sotto il Vesuvio se lo ricordano soprattutto per un erroraccio commesso durante un Chievo-Napoli dello scorso campionato: da quella papera scaturì la rete di Moscardelli e, di fatto, anche la sua bocciatura definitiva): si rifarà qui a Parma, si dice. Di parere diametralmente opposto i tifosi partenopei. Tra i quali, però, c’è ancora qualcuno pronto a scommettere sull’argentino: si tratta di una ‘pattuglia’ di supporters campani che si spingono fino a Levico (sede del ritiro estivo del Parma) per salutare il loro ex beniamino ed augurargli le migliori fortune professionali.Arrivano da Lucrino, piacente frazione di Pozzuoli in cui hanno avuto dimora sia Cavani che Fideleff, e viaggiano con uno striscione al seguito. Dedicato allo stopper sudamericano: “Ignacio dovunque andrai sarai sempre nei nostri cuori”. Qualcuno si lascia anche scappare una mezza lacrimuccia: dopo aver metabolizzato, sia pure a fatica, il trasloco di Cavani, finito intanto al Vomero (elegante quartiere collinare di Napoli), quello di Fideleff è un boccone amaro che non vuole saperne di andare giù. Sia per questioni di cuore, non capita tutti i giorni di avere un proprio idolo come vicino di casa, che per principato locrinoragioni di ordine tecnico/tattico. Quei tifosi azzurri apprezzano il difensore argentino e, parafrasando De Gregori, sono convinti che “non è da un solo errore in una sola partita che si giudica un giocatore”. E aggiungono: “Gli auguriamo di ripercorrere le gesta dei fratelli Cannavaro, nati a Napoli, ma diventati grandi a Parma”. Più che un auspicio, a giudicare dall’esperienza maturata a Parma dal difensore argentino, si è trattato di una macumba. Non se ne offendano i ragazzi, peraltro anche un po’ stagionati, del principato di Locrino. Ma coi fratelli Cannavaro Fideleff ha (e continuerà ad avere) in comune una sola cosa: l’aver vestito, come loro, le casacche di Napoli e Parma. Stop. Per carità, reggere il paragone con Fabio era un’impresa, ma non aver degnamente figurato nemmeno in quello con Paolo (che al fratello avrebbe tante cose da invidiare)…beh…la dice lunga sul valore del sudamericano. Di cui noi, in tutta onestà, nulla potremmo dire per il semplice fatto che in maglia crociata l’angelo dai capelli biondi (primo piano di trequarti a lato: foto di Angioldo) non è che abbia visto spesso il campo. Anzi, a dirla tutta, non l’ha visto quasi mai. Se non per undici brevissimi minuti (nove regolamentari e due di recupero) nel 4-1 col quale i Crociati hanno regolato il Cagliari poco prima di Natale. Undici minuti che Fideleff non avrebbe mai giocato se in quella circostanza non fosse stato Biabiany, preda della stanchezza, a chiedere il cambio a Donadoni. Tenendo presente la cifra che Ghirardi e Leonardi hanno deciso di investire per ‘strapparlo’ al Napoli, che, lo ricordiamo, se ne è liberato con estrema facilità e pochissimi rimpianti, l’argentino è costato al Parma ben 18.000 euro al minuto! Senza che il Parma abbia potuto ricavarne qualche beneficio in termini di punti, reti o prestazioni di particolare rilievo. Quando si dice: le buone occasioni del mercato. Per avere Belfodil, che invece con le sue sette realizzazioni qualche punticino in classifica l’ha portato, al Lione sono stati corrisposti 2.500.000 euro (fonte: transfermarkt.it). In campionato il franco-algerino è stato impiegato per 1196 minuti. I conti son presto fatti: fin qui il Medicinale è costato a Ghirardi ‘appena’ 2.100 euro per ogni giro di lancette che ha trascorso sul rettangolo di giuoco. Ossia decisamente meno rispetto a quanto si è dovuto versare nelle casse di De Laurentiis per avvalersi delle (non) prestazioni di un giocatore che i tifosi crociati non rimpiangeranno quando ne sarà formalizzata la cessione, che, al netto di improbabili ripensamenti dell’ ultim’ora, potrebbe aver luogo a breve: Fideleff, secondo indiscrezioni riportate dalla redazione di Sky Sport e rilanciate da tuttomercatoweb.com, è in procinto di passare al Maccabi Tel Aviv. In Israele ci andrà in prestito oneroso con diritto di riscatto. Una formula che al Parma permetterà di recuperare quei 200.000 euro inceneriti in un caldo pomeriggio d’estate