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Kvaratskhelia: 'Possiamo vincere Champions e scudetto. Maradona, Best, Ronaldo, Guti: vi dico tutto'
LA PRONUNCIA DEL COGNOME - "I napoletani sono migliorati nella pronuncia, direi di sì. Ora va meglio. Anche i giornalisti e i commentatori televisivi lo pronunciano meglio. Un voto da 1 a 10? Un 6. La sufficienza".
UN VOTO AL NAPOLI - "Facile: 10. È una squadra piena di giocatori molto forti, molto bravi: se continuiamo così, possiamo anche arrivare più in alto di quanto pensino tutti".
TITOLI - "Per me ogni titolo, ogni vittoria è un sogno: ad Amsterdam come al Maradona è stato magnifico, ma dobbiamo lavorare ancora tanto. Sempre. Di più".
KVARAMANIA - "È bello sapere che tutti o comunque in tanti la pensino così, ma proprio per questo motivo quando gioco do tutto me stesso. Il cento per cento. Più del massimo".
OBIETTIVI PERSONALI - "Sto lavorando molto per migliorare e voglio lavorare anche di più perché devo ancora imparare tante cose. Però una cosa è certa: voglio arrivare in alto".
KVARADONA O KVARAVAGGIO - "Non ci penso e neanche voglio pensarci. Non è possibile: Maradona è troppo grande, troppo tutto. Mi va benissimo il mio: Kvara".
SPALLETTI - "È veramente un grande allenatore. Molto, molto bravo: mi guarda da fuori e mi dice cosa sto facendo nella maniera giusta e cosa sto sbagliando. Mi fa migliorare. È un maestro".
IL NAPOLI - "Il Napoli è una famiglia, un gruppo molto unito che lavora con impegno e guarda nella stessa direzione. E poi una squadra molto forte".
OBIETTIVI DI SQUADRA - "Lo scudetto è un sogno, certo. Gli ottavi, a questo punto, un obiettivo. Nessuno ha limiti. Possiamo crescere insieme, mano nella mano. No limits. Champions o campionato? Perché devo scegliere? Tutti e due".
I COMPLIMENTI DI ANCELOTTI - "È stata una grandissima emozione, mi ha reso felice. Lo ringrazio di cuore".
PARAGONE CON GEORGE BEST - "Non faccio troppo caso a queste cose e tra l'altro credo che sia molto difficile arrivare a questi livelli. Diciamo che io voglio arrivare al mio livello: sto lavorando per me stesso. Per essere Kvara".
L'IDOLO - "Cristiano Ronaldo. Anche se il mio primo amore è stato Guti del Real Madrid. Quando giocavo con gli amici a Tbilisi, la mia città, indossavamo magliette bianche: io, dietro, scrivevo il suo nome".
LA FAMIGLIA - "Sono quasi sempre qui con me. I miei genitori e i miei due fratelli: uno più grande e uno più piccolo. Di dodici anni. In Georgia gioca anche lui, con i Vikings, ed è veramente molto bravo. Moltissimo. Si chiama Tornike. Lui al Napoli? Magari! Perché no... La mia fidanzata? Per ora vive in Georgia, ma qualche volta viene a trovarmi. Studia all'Università. Medicina".
LOCHOSHVILI - "Siamo molto amici, ci conosciamo da bambini: abbiamo cominciato nella Dinamo Tbilisi e ora siamo insieme in Nazionale. Mi fa tanto piacere vederlo, però meno giocare contro di lui".
NAPOLI CITTÀ - "Vivo nei pressi del centro sportivo e tra mille impegni non ho ancora avuto il tempo di visitarla come vorrei, ma per quello che ho visto mi piace tanto: è accogliente, ti riempie d'affetto e i tifosi e la gente in genere sono straordinari. È proprio come me l'avevano raccontata. Qui si mangia molto bene: io ho sempre amato la pasta, anche nel mio Paese, quindi per me è perfetto".