Kucka al Genoa:|Grifone volo su Praga
Biglietto fatto. Anzi, biglietti fatti. Quello con cui domani i dirigenti rossoblù voleranno a Praga per siglare l’accordo con lo Sparta: intesa raggiunta vicino a 3 milioni di euro. E quello con cui Juraj Kucka, 23 anni, nazionale slovacco e nuovo centrocampista del Grifone, a giorni arriverà a Genova per aggregarsi al gruppo di Ballardini.
Il club di Villa Rostan ha superato anche le ultime interferenze, rappresentate soprattutto dalle avances in extremis di Bayer Leverkusen ed Everton, e ormai è pronto a chiudere. Il tecnico di Ravenna aveva chiesto innesti in particolare a centrocampo, il primo è il ragazzone di Bojnice, nelle vicinanze di Banská Bystrica. Gran fisico, 186 centimetri per 84 chilogrammi, armadio da corsa che bene ha figurato anche al Mondiale sudafricano. Per movenze e capacità negli inserimenti sotto porta ricorda un po’ Steven Gerrard del Liverpool. E tra le sue doti migliori c’è il colpo di testa, così ha segnato di recente al Palermo in Europa League. Esultanza con capriola, alla Tomas Skuhravy, il quale in questi giorni è a Praga e che ben conosce “Kuco”: «Ci conosciamo personalmente, ci siamo incontrati pure di recente. Ottimo giocatore, sia per fisico sia per tecnica. E segna anche molto. Si tratta di un calciatore universale». Adatto a giocare da mediano incontrista in una linea a quattro, al fianco del regista, oppure da mezzala in un centrocampo a tre. Tante squadre d’Europa lo seguivano, colpo importante anche in prospettiva data la giovane età dello slovacco. Semmai unico inconveniente, elemento da considerare nel programma di lavoro a cui Kucka sarà sottoposto a Genova, è che ha giocato molto in questa stagione facendo pochissime ferie, tra Mondiale, Gambrinus League ed Europa League.
E le partite giocate, in altro senso, rischiano d’essere un problema anche per un altro obiettivo del Genoa: Kevin Constant del Chievo, francese naturalizzato guineano grazie alle origini della madre. Lotta con le milanesi, soprattutto l’Inter, per il trequartista (ma altro tuttofare, adattabile come mezzala) che è stato tra le principali sorpresa della prima parte di stagione in serie A. I veronesi non vorrebbero privarsene, ma l’offerta giusta (intorno ai 4 milioni di euro la valutazione del cartellino) può far vacillare. Peraltro in questi giorni il procuratore del giocatore, Oscar Damiani, era in Brasile come Enrico Preziosi e Adriano Galliani. Tuttavia l’eventuale investimento è legato pure al chiarimento di un dubbio regolamentare: Constant a inizio annata ha disputato alcune partite con il Chateauroux, va accertato che possa cambiare maglia a gennaio, interpretando norma italiana e norma Uefa.
Sempre a centrocampo, reparto su cui è concentrato il Genoa in questa fase, c’è il processo di avvicinamento di Houssine Kharja al Napoli: il club rossoblù gradirebbe un pagamento in contanti, senza contropartite tecniche. Tuttavia ci potrebbero essere decisioni di altro genere, magari accontentando Ballardini che vorrebbe avere Luca Cigarini, già allenato nella Sambenedettese, scontento a Siviglia. Più lui che Manuele Blasi, un po’ abbandonato per ragioni di carta d’identità (30 anni) e ingaggio non tenero. Tuttavia, per Cigarini, c’è la questione del ruolo: regista, come Miguel Veloso e Omar Milanetto. In mediana arriverà invece Rodney Strasser dal Milan: solo questione di tempo. Si farà intorno alla metà di gennaio, visto che Allegri lo ha momentaneamente bloccato a causa degli infortuni di Flamini, Pirlo e Boateng.
Per quanto riguarda il sostituto di Andrea Ranocchia, posizione per cui restano valide le piste Felipe della Fiorentina e Fabiano Santacroce del Napoli (altra possibile contropartita nell’affare Kharja) ci sono da registrare le parole di Urbano Cairo, presidente del Torino, che ha confermato l’interesse rossoblù per Angelo Ogbonna: «Preziosi mi ha chiamato, ci incontreremo nei prossimi giorni per discutere di tutto. La comproprietà di Lazarevic ci interessa, il ragazzo merita. Per Ogbonna non bastano 8 milioni, non vale meno di Ranocchia». Su questo il Genoa non è neanche lontanamente d’accordo.