Ancora lui. Kozak il risolutore. Ancora decisivo. La sua stella ieri è tornata a brillare. Il pennellone ceco sta diventando il beniamino della tifoseria. Ieri tutti inneggiavano al nome di Kozak, tutti cantavano a squarciagola: “ Olè olè Kozak”.. poi la corsa sotto la nord, l’abbraccio ai tifosi che lo hanno ricambiato osannandolo a gran voce. "La maglietta bagnata di sangue e di sudore" lanciata a fine partita ai suoi tifosi. Ieri la sua prima partita da titolare. Non ha disatteso le aspettative: ha combattuto come un leone, ha protetto palla con la sua stazza da vero ariete, ha fatto salire la squadra, ha dato una grossa mano anche sulle palle inattive in difesa, garantendo inserimenti in fase offensiva. Ieri era in tutte le parti del campo. Un vero guerriero! Inarrestabile. E un bottino di 4 reti ( 5 se consideriamo le sue responsabilità sull’autogol di Zapata). Kozak ha segnato le stessi reti di Zarate, disputando neanche la metà delle partite dell’argentino. Segnali importanti arrivano per mister Reja e per il Presidente Lotito. Domani si chiuderà il mercato di riparazione e la Lazio non ha più l’urgenza di acquistare l’attaccante di peso: ce l’ha già! E risponde al nome di Libor Kozak. Tenacia, forza, grinta, spirito di sacrificio, umiltà ma soprattutto parliamo di un ragazzo di soli 21 anni, con ampi margini di crescita e miglioramento. Un grande investimento per il presente e per il futuro. Le risposte dal nostro pennellone sono arrivate, ora si spera solo che la società ne prenda atto. Lasciarlo partire significherebbe perdere il valore aggiunto di questa squadra. Lui ha scelto la Lazio. “Voglio crescere in questa squadra” e i tifosi biancocelesti hanno scelto lui. Il Presidente Lotito è avvisato.