Kovacic: 'Inter, sarò il tuo Pirlo'
"Bella questa Interic". Mateo Kovacic si vede solo in nerazzurro. Il giovane centrocampista croato dell'Inter ha dichiarato in un'intervista alla Gazzetta dello Sport: "Non ascolto le voci di mercato sul mio conto. Se il Liverpool offrisse 30 milioni di euro per me? E che ne so... Bisogna chiederlo alla società, ma il club non mi ha mai detto che vuole cedermi. Il Liverpool ha ceduto Sterling? Abbiamo due ruoli diversi. Che ci siano state o no richieste dei Reds non sta a me dirlo, ma eventualmente al mio agente. Il Bayer Leverkusen? Voglio restare qui, non mi muovo. Era quello che cercavo: il rinnovo del contratto fino al 2019 lo dice, il rapporto fra me e l'Inter sarà lungo".
"In passato si era parlato anche di Real Madrid e Barcellona? L'anno scorso sarebbe stato un peso grande dimostrare e ricominciare da qualche altra parte. Anche perché mi sono sempre fissato su una cosa: voglio dimostrare di meritare l'Inter, voglio vincere con questa maglia. L'Inter è come Barça o Real. Poi si vedrà? Io amo il presente".
"Gioco poco? Magari m'incazzo anche più di un tempo, ma ho capito che non vale la pena stare col muso. Conta solo dimostrare che hai il carattere per stare in campo, tutto il resto sono chiacchiere. Sapevo e so che devo giocare, anche con Mazzarri facevo le ultime 5-6 partite... Non so perché. Ma ripeto: ora ho capito che non vale la pena arrabbiarsi, serve solo lavorare. Comunque: mai pensato di andare via e mai detto al club di voler cambiare aria. Voglio lottare al vertice e impormi qui, non cambio idea. Io voglio che si vinca, come tanti sono stanco di non vincere. I tifosi sanno che ho solo 21 anni e mai mi hanno abbandonato, sono splendidi. Le critiche non mi hanno mai dato fastidio".
"Tanti si aspettano di più da me? Di più cosa, non so... Si devono aspettare da me come dagli altri: tutti abbiamo lo stesso peso e la medesima importanza. Da me, forse, intendono la continuità di rendimento, ma non è facile darla nelle gare saltuarie che si ha a disposizione. Giocare sempre aiuta a trovare l'intensità con continuità, è un merito che devo guadagnarmi, ma giocare sempre aiuta molto. La Juve è ancora lontana perché è un gruppo affiatato da anni. E' vero che ha perso Pirlo e Tevez, ma ne ha aggiunti altri importanti e forti. Diciamo che è meno lontana di ieri. Questo anno, buono, dovrà esserlo".
"Regista alla Pirlo? Sì, Andrea è un grande. Ma anche alla Modric, l'altro mio riferimento. Futuro Pirlo, Modric o Iniesta? Futuro Kovacic, io in questo ruolo ci credo. Mi piace stare lì, nel vivo delle azioni e del gioco, la palla che passa spesso dai miei piedi. Anche con la Dinamo Zagabria avevo giocato in quella posizione e pure con Strama, col quale avevo fatto belle partite. I tifosi si divertivano e io pure. Mancini mi sta martellando su tempi, movimenti e posizionamenti nella fase difensiva, da tutti vuole più cattiveria e concentrazione. Metto i ruoli di interno e regista alla pari, il trequartista viene dopo: non sono bravo, non ho ancora i tempi giusti".
"Jovetic? Un attaccante decisivo. Perisic è il giocatore più talentuoso della Croazia, adopera il destro e il sinistro. Poter giocare con lui è una fortuna perché fa di tutto, attaccante esterno, seconda punta, forse una volta s’è messo pure a fare l’attaccante centrale. Poi ha tiro, è veloce, bravissimo davvero. Come ragazzo potrebbe aiutarci ancora di più. Kondogbia è potente, non grosso, ma longilineo e tosto. Ha una protezione della palla eccezionale, fisico e la tecnica giusta. Bel giocatore, farà la differenza".