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    Koulibaly, da re di Napoli a zimbello al Chelsea: 'Da Rudiger a lui è come passare da una Ferrari a una Fiat'

    Koulibaly, da re di Napoli a zimbello al Chelsea: 'Da Rudiger a lui è come passare da una Ferrari a una Fiat'

    • Gianluca Minchiotti
    "Sostituire Rudiger con lui è come sostituire una Ferrari con una Fiat". Sono impietosi i tifosi del Chelsea nei confronti di Kalidou Koulibaly, che in questo avvio di stagione sta incontrando molte difficoltà, le stesse vissute dai Blues, sesti in Premier League e sconfitti dalla Dinamo Zagabria nel match d'esordio in Champions League, fino al terremoto dell'esonero a sorpresa di Thomas Tuchel. 

    I NUMERI - Di questi tempi non è facile passare, a 31 anni, dalla Serie A alla Premier, anche se ti chiami Koulibaly e sei, oggettivamente, uno dei difensori centrali più forti al mondo. Troppo diversi i ritmi, troppo più forti gli avversari che ti trovi di fronte, sia fra le big che fra le squadre medio-piccole. In questo avvio di stagione, il senegalese ha giocato sei delle sette partite che hanno visto impegnato il Chelsea, con un bilancio personale di due vittorie, un pareggio e tre sconfitte (nel match in cui l'ex Napoli non è stato convocato, con il Leicester, il Chelsea ha vinto). Koulibaly è stato in campo per 519', segnando un gol (con il Tottenham) e finendo fra gli imputati per i tanti gol incassati dai Blues in questo periodo (10 gol presi in 7 match). 

    SI CAMBIA - L'ex centrale del Napoli ha tutte le qualità tecniche e caratteriali per rinascere e imporsi anche in Inghilterra, come è avvenuto per anni in Italia. E il cambio di allenatore e di modulo, con un probabile passaggio alla difesa a quattro, non potrà che giovargli in tal senso. Certo, ad oggi fa impressione sentire dalla sue parole la genesi della decisione di approdare al Chelsea, su imbeccata dell'amico Jorginho, e quanto tutto questo strida con le difficoltà attuali: "Jorginho mi assilla da giugno, o forse marzo, spammandomi messaggi, implorandomi di unirmi al club. Ha contribuito a far sì che avvenisse. Ho avuto molte conversazioni con lui e con Edouard Mendy, ed entrambi hanno avuto grandi cose da dire sulla squadra, sul club e sui suoi tifosi. Non so se se lo ricorda, ma prima che lasciasse il Napoli gli avevo promesso che un giorno avremmo giocato di nuovo insieme. Sicuramente è stato uno dei motivi per cui ho preso questa decisione". 

    Tutto questo per sentirsi dire dai nuovi tifosi che rispetto a Rudiger "non sembra un miglioramento", che "non vince un duello aereo", e, addirittura, che "Maguire è più forte di lui".

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