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Kondogbia, l'Inter senza rimpianti: lo stupore di Spalletti e il terrore evitato
NIENTE RIMPIANTI - Eppure, per la dirigenza dell'Inter non è un rimpianto. Anzi, per come si erano messe le cose con Kondogbia c'è la sensazione di aver fatto un capolavoro a trovare una soluzione ideale per rilanciarlo ed evitare una minusvalenza che sembrava annunciata, terrore puro per l'Inter in ottica Fair Play Finanziario. Nelle casse infatti entreranno ben 25 milioni di euro più percentuale sulla futura rivendita, si passerà addirittura a una plusvalenza non appena il Valencia rispetterà con i fatti la convinzione di riscattarlo, risparmiando un ingaggio da oltre 8 milioni di euro lordi all'anno. Economicamente, un affare per l'Inter che si è trovata di fronte un giocatore involuto e mentalmente convinto di andar via dal primo giorno di ritiro durante la scorsa estate, la situazione peggiore per cedere Kondogbia.
RETROSCENA SPALLETTI - Nessun rimpianto dunque, anche perché Luciano Spalletti ha provato in prima persona a convincere Geoffrey della sua potenziale importanza nella nuova Inter che stava silenziosamente nascendo. Dialoghi quotidiani, spazio nelle amichevoli, volontà di far invertire la rotta anche a quel centrocampista così criticato come tanti dei suoi compagni adesso in vetrina grazie al lavoro proprio di Spalletti e del suo staff. Niente da fare: per lo stupore di Luciano, Kondogbia non ha voluto sentire ragioni al punto da non presentarsi più agli ultimi due allenamenti in nerazzurro. La goccia che ha portato a una cessione che oggi fa felici tutti. Kondogbia, il Valencia e le casse dell'Inter. Poteva decisamente andare peggio.