Klose: 'Futuro? Priorità alla Lazio. E intanto fatemi giocare...'
Miroslav Klose esce allo scoperto e racconta la sua verità a Lazio Style Channel. 'Sto bene, non sono al 100% ma la spalla non mi fa più male - dichiara l'attaccante tedesco -. Non sento dolore, le gambe le sento, adesso servono le partite. Voglio giocare, abbiamo due partite prima della fine dell'anno: voglio esserci e vincerle. Nelle ultime due settimane ho parlato tanto con il mister. Con le mie gambe non potevo aiutare al massimo la squadra e contro Napoli e Torino era meglio avere un giocatore al 100%. Era meglio rimanere fuori e allenarsi. Adesso invece posso lavorare, perché sono a più del 90%. Il mio futuro? Ho letto molte bugie. Ho rilasciato un'intervista quattro mesi fa e ho parlato dell'opportunità di andare negli Stati Uniti, ma è normale, perché a fine anno mi scadrà il contratto. La prima squadra con cui parlerò sarà la Lazio, quando sarà il momento giusto. Non ho mai parlato di Bayer Leverkusen, non conosco il giornale che ha pubblicato questa notizia e non ho mai avuto contatti con loro. Questo mi preoccupa, perché i tifosi possono farsi un'idea sbagliata. Alla Lazio sto alla grande, ho un buon rapporto con tutti'.
'Dobbiamo replicare in campo la qualità che facciamo vedere in allenamento, che è tanta - indica Klose in vista delle prossime partite -. Manca la cattiveria e la voglia di fare gol fino in fondo. Qualche giocatore ha paura di sbagliare perché è giovane e noi con più esperienza dobbiamo aiutarli. Felipe Anderson, Perea e Keita fanno bene, ma hanno un po' paura di sbagliare in questo momento. Ma siamo concentrati e vogliamo uscire insieme da questa situazione, e sono sicuro che ce la faremo. Riuscire a segnare per primi ci aiuterà e torneranno le gambe e la positività. Dobbiamo crederci e dare tutto, poi viene anche la fortuna. Cosa dicevo a Keita domenica dopo la partita? Gli spiegavo che quando due attaccanti sono in area se il primo va a destra l'altro deve andare a sinistra per dare una doppia chance a chi ha il pallone'.