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'Kiyotake e Sakai, niente Italia. Il Milan guarda in Asia? Qui si fanno i veri affari'
Giovani, funzionali, di qualità. E' il profilo di molti giocatori coreani e giapponesi pescati dai club europei negli ultimi due anni. Shinji Kagawa o Gotoku Sakai sono solo due esempi degli affari, sportivi ed economici, centrati dalle squadre tedesche, che rispetto alle italiane partono sempre un passo avanti. Raggiunto telefonicamente in Asia, dove per motivi lavorativi sta seguendo diversi match di K-League, J-League e Super League cinese, l'avvocato Oberto Petricca, grande esperto di calcio asiatico, a calciomercato.com ha commentato alcune indiscrezioni di mercato:
Partiamo da Hiroki Sakai, esterno difensivo del Kashiwa Reysol.
E' un giocatore interessante, un terzino di spinta classe 1990, che in molti hanno scoperto al Mondiale per Club, nel quale ha segnato anche un gol al Santos di Neymar. A dicembre c'erano offerte brasiliane, attulmente i club tedeschi sono nettamente in vantaggio, come spesso accade quando ci sono giocatori asiatici interessanti. In Germania non hanno il problema del numero di extracomunitari che abbiamo noi e in più sono disposti ad aspettare un giocatore. Sakai è fenomenale in fase di spinta, meno in quella di copertura. Ma credo che in Europa possa imparare molto e la Bundesliga al momento dà maggiori garanzie di una crescita tranquilla rispetto alla serie A.Si può fare lo stesso discorso per Hiroshi Kiyotake, che in molti considerano il nuovo Kagawa?
Purtroppo sì, i club tedeschi fanno un monitoraggio continuo, hanno aperto da tempo un flusso positivo con il Giappone. E Kiyotake, per cui ci sono stati sondaggi di club italiani, credo che andrà in Germania, probabilmente all'Hannover, che è in fase avanzata con la trattativa. Kiyotake è titolare della Nazionale Olimpica giapponese e nel giro di quella di Zaccheroni. Un giocatore di assoluto valore.
Il Milan, per bocca di Adriano Galliani, ha aperto al mercato asiatico. E' sicuramente una buona notizia, perchè in Asia ci sono giocatori di grande potenzialità, che possono tranquillamente giocare in serie A. Bisogna solo saperli aspettare un pò, senza pretendere tutto e subito. I giapponesi così come i coreani sono molto seri, professionali, si applicano molto e hanno voglia di imparare. Mi viene in mente Uchida dello Schalke: quando arrivò dai Kashima Antlers soffriva nella fase difensiva, dopo un anno in Bundesliga ha fatto passi da gigante. Uchida, Kagawa, Gotoku Sakai sono stati pagati tutti meno di un milione di euro. Qui si possono fare degli affari.
In Italia c'è chi crede che dall'Asia possano arrivare solo giocatori importanti dal punto di vista commerciale.
E' una convinzione che sta cambiando. Anche perchè se chi arriva non è all'altezza, può diventare un boomerang anche dal punto di vista commerciale. Negli ultimi anni, grazie anche all'arrivo di Alberto Zaccheroni sulla panchina del Giappone, il calcio ha fatto un salto di qualità. I giapponesi sono migliorati dal punto di vista tattico, sono anche più pronti fisicamente. Bisogna essere rapidi a prenderli e bisogna solo avere un pò di pazienza.