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    Kessie: 'Mi voleva la Juve, tifo Milan'

    Kessie: 'Mi voleva la Juve, tifo Milan'

    Franck Kessie, uno delle novità positive dell'avvio di stagione 2016-17, con cinque gol in quattro partite fra Serie A e Coppa Italia, si confessa ai microfoni della Gazzetta dello Sport

    Come si pronuncia il suo cognome?
    "Kessì, con l’accento sulla ì".

    Sul rigore 'rubato' ai compagni contro il Torino: 
    "La palla era vicina al Papu, quindi sono andato lì. Io: “La prendo”. Lui: “Te la senti?”. Io: “Sì”. Poi è arrivato Paloschi e gli ho detto “lascia, lascia”".

    Gasperini intanto urlava...
    "L’ho sentito ma ho girato la testa. Ho fatto finta di niente, altrimenti avrei dovuto far tirare Paloschi. Pensavo che era appena entrato, quindi non ancora caldo (insomma, era in campo da mezz’ora... ndr). Poi io in nazionale ho sempre tirato i rigori: finora sono 6 su 6, l’ultimo l’ho sbagliato in campionato in Costa d’Avorio. Il prossimo rigore? No no, io non calcio più. Lo lascio al Papu o a Paloschi. Lui è un attaccante, ha bisogno di segnare per sbloccarsi". 

    È vero che Kessie era quasi della Juve?
    "Dopo il Mondiale Under 17 del 2013 mi voleva, anche se io non avevo ancora 18 anni. Da piccolo però guardavo soprattutto il Milan. Che giocatore era Shevchenko...".

    Si è parlato anche della Roma.
    "No, Roma no: non so niente. In estate ero vicino al Sunderland, questo è vero. Poi ho scelto l’Italia, per la tattica".

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