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Kessie è il 'presidente' del Milan: intoccabile per Pioli, ma non ha alternative
INSOSTITUIBILE E JOLLY - Da quando Stefano Pioli è alla guida del club rossonero, infatti, si contano sulle dita di una mano le gare in cui il centrocampista ivoriano non è stato utilizzato dal primo minuto. Anche a gara in corso la sostituzione arriva soltanto a risultato ottenuto segno che da parte dell'allenatore c'è totale fiducia nelle sue qualità. A dirla tutta anche la conferma arrivata in conferenza stampa che, in caso di emergenza, sia proprio Kessie il candidato numero uno di Pioli a scalare sulla linea difensiva certifica la solidità del suo rendimento e il ruolo centrale che ha assunto all'interno dello spogliatoio.
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RENDIMENTO - Mai prima donna e, anzi, sempre pronto ad aiutare i compagni, un po' come in campo dove il suo rendimento è certificato anche da statistiche in costante crescita. Come detto il rigore segnato è soltanto uno degli ultimi elementi da tenere in considerazione: 90% di precisione nei passaggi con oltre 50 passaggi effettuati a partita, oltre l'80% di duelli vinti, a fronte di soli due falli concessi in questo inizio di stagione in Serie A. Semplicità ed efficacia che rendono lui, più di Bennacer il centrocampista a cui il Milan non può fare a meno.
SENZA SOSTITUTO - "Il Presidente" è insostituibile, ma è anche senza sostituto. Se almeno numericamente Rade Krunic è a tutti gli effetti da considerare un ricambio per il centrocampo (almeno fino ad una sua eventuale cessione), per caratteristiche non c'è nessuno che possa prendere il posto di Kessie nel 4-2-3-1 disegnato da Pioli. L'arrivo ormai complicatosi di Bakayoko e la ricerca di alternative simili all'ivoriano sul mercato certificano questa necessità. Kessié è davvero insostituibile, ma è anche senza un possibile sostituto.