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    Keita, de Vrij e la 'Formula Emre Can' contro la Juventus

    Keita, de Vrij e la 'Formula Emre Can' contro la Juventus

    • Luca Capriotti

    Keita, de Vrij, ed Emre Can, cosa hanno in comune? ​La querelle legati ai rinnovi ha turbato le notti di calciomercato in casa Lazio: c'è chi giura di aver sentito a lungo, dopo la sua partenza, i sussurri di Biglia per i corridoi (forse mormorava: "Fideiussone..."), c'è chi si chiede con apprensione che fine faranno Keita e De Vrij. Già, ma che fine fanno? Proviamo a dare una risposta, gettando nella mischia anche l'affaire Emre Can.

    In questi secondi Matuidi sta diventando un nuovo giocatore della Juventus: è sbarcato a Torino, scelto dalla Juventus subito dopo la sconfitta in Supercoppa contro la Lazio. Dopo il rifiuto di Klopp: il tecnico tedesco ha deciso di non poter fare a meno di Emre Can. Il roccioso centrocampista, a Premier iniziata, non poteva più lasciare i Reds: la dirigenza del Liverpool adesso proverà in tutti i modi a farlo rinnovare. Con una sola avvertenza: meglio perderlo a 0, piuttosto che venderlo ora, con tutte le difficoltà del caso. Questo il mantra di Klopp: una perdita economica è meno importante di una così grande, e possibile, lacuna tecnica. Meglio tenerlo, perché troppo importante, piuttosto che cederlo.

    La 'Formula Emre Can" è stata utilizzata contro la Juventus dalla Lazio nel caso de Vrij: il difensore olandese è troppo importante al centro della difesa, è grato alla società per la vicinanza dimostrata durante il duro infortunio subito, vuole ricambiare con un rinnovo "a progetto" che alla Seg, che lo gestisce, non fa impazzire. La Juventus lo ha tentato, in cerca di un dopo Bonucci, ma nulla di fatto. Il giocatore rinnova, con clausola e possibilità di essere ceduto. La Seg considera la cifra scelta dalla Lazio troppo alta (20 milioni), vorrebbe abbassarla, per il bene del giocatore si troverà un accordo, anche perché i rapporti con Lotito sono piuttosto buoni e corretti. La "Formula Emre Can" qui è potenziata dal possibile rinnovo, di cui si comincia a sentire l'odore. 


    Keita, invece, la 'formula Emre Can" sembra averla letta al contrario, come alcuni vecchi cd rock. Il giocatore è importante per la Lazio, lo dimostrano i suoi numeri, ma Lotito si è talmente indispettito nel corso dell'annosa vicenda contrattuale che lo riguarda, e dell'ingerenza Juventus nella faccenda, che alla fine potrebbe decidere di tenerlo a digiuno di minuti e partite a Roma. Inzaghi non vorrebbe trovarsi in questa situazione spinosa, che andrebbe a minare anche un gruppo solido ed euforico come quello biancoceleste, dopo la vittoria di Supercoppa italiana. Ha già chiarito che la sua volontà sarebbe farlo giocare, ma dopo aver passato l'esame dello sguardo: se, guardandolo negli occhi, la sua faccia gli sembrerà troppo pensierosa, con qualche ruga di troppo, o magari un po' diversa dal solito,fuori. Al di là delle battute, c'è anche la possibilità, atroce a livello di immagine, di arrivare a vie legali. Che nessuno si augura, nessuno vuole, ma tutti si stanno, in realtà, affrettando a far concretizzare, a furia di voltafaccia, dichiarazioni, tweet. Con la concreta possibilità che la lacuna tecnica, causata dall'assenza di Keita, volente o nolente, in realtà non venga colmata con altri giocatori: questo sì che sarebbe un problema per Inzaghi. Che dietro Luis Alberto, brillante e in grande ascesa, non avrebbe molta scelta nel delicato ruolo di punta-rifinitore a fianco di Immobile, a parte Felipe Anderson. Con 3 competizioni alle porte, forse è pochino: per questo sarebbe importante leggere per il verso giusto la formula Emre Can. O mettere la firma su qualche contratto: di rinnovo, o di cessione immediata. 


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