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    Keita come Baggio: titolare contro la sua Juve, ma Lotito lo farà giocare?

    Keita come Baggio: titolare contro la sua Juve, ma Lotito lo farà giocare?

    • Stefano Agresti

    Il 16 maggio 1990 Fiorentina e Juve giocano la finale di ritorno della Coppa Uefa. All’andata hanno vinto, tra le polemiche arbitrali, i bianconeri: 3-1. I viola hanno il campo squalificato, l’Uefa indica Avellino - feudo juventino - come campo neutro. Gli occhi di tutti guardano Roberto Baggio, non solo per la sua classe splendente: veste viola ma chiunque sa che diventerà bianconero. Roby è un ragazzo sensibile, soffre la situazione. Già all’andata ha sbagliato un gol che avrebbe potuto essere decisivo, sull’1-1: arrivato davanti a Tacconi, gli sono tremate le gambe. La seconda partita non va meglio, né per lui né per la Fiorentina. Finisce 0-0, la Juve vince la Coppa. Il giorno dopo, alle sei e mezzo della sera, Antonio Caliendo - procuratore di Baggio - annuncia che il fantasista è stato ceduto al club bianconero. A Firenze esplode la guerriglia.


    Abbiamo raccontato un episodio che ha fatto epoca, un romanzone sempre vivo nella mente di chi l’ha vissuto: potremmo scriverne un libro. Domenica c’è Lazio-Juve, Supercoppa italiana, e c’è un’analogia: Keita sfiderà i bianconeri e poco dopo, quasi certamente, diventerà uno dei loro. Il resto è differente, ovvio: Keita non è Baggio, né sul piano tecnico né simbolico; la rivalità che divideva all’epoca Firenze e la Juve non esiste più, probabilmente tra nessuna squadra (la cessione di Bernardeschi insegna); quando il senegalese lascerà la Lazio non esploderà per fortuna alcuna guerriglia. Però la domanda rimane: è opportuno che Keita giochi? 

    Se Felipe Anderson stesse bene, non ci sarebbero dubbi: Keita andrebbe in panchina, il brasiliano farebbe la seconda punta e la scelta - anche tecnica - di Inzaghi sarebbe giustificabile. Ma Felipe non si allena da una settimana, ha problemi muscolari e allora la logica imporrebbe la presenza di Keita in campo dall’inizio, seconda punta accanto a Immobile nel 3-5-2 laziale. Restano però i dubbi. Quale sarà il suo stato d’animo? Come lo accoglieranno i tifosi? E se - come Baggio - arriverà solo davanti alla porta della Juve, gli tremeranno le gambe? 

    Ma forse la domanda principale è un’altra: cosa pensa Lotito del possibile impiego di Keita come titolare? In passato - vedi Pandev e Ledesma - ha imposto l’esclusione di calciatori in rotta con la società e anche nell’amichevole con la Triestina di questa estate Keita è stato lasciato fuori per decisione del club. Lotito darà dunque il via libera a Inzaghi per schierarlo titolare contro la ‘sua’ Juve? In attesa di sapere la risposta, Simone ha pronta la soluzione alternativa: Milinkovic-Savic a sostegno di Immobile, quasi da seconda punta, e un centrocampista in più per tamponare i bianconeri. Basta che poi non ci raccontino che è stata una scelta tecnica, perché nessun allenatore di buon senso - e Inzaghi certamente lo è - lascerebbe fuori il suo calciatore di maggior talento. 

    @steagresti


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