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    Kean, un gol per tenersi stretta la Juve: il suo futuro tra mercato e cura Allegri

    Kean, un gol per tenersi stretta la Juve: il suo futuro tra mercato e cura Allegri

    • Nicola Balice, inviato a Torino
    Un gol all'andata, un gol al ritorno, sei punti. Contro il Verona sono servite due zampate di Moise Kean per consentire alla Juve di ottenere il bottino pieno in campionato. In generale, quando i gol di Kean in questa stagione si stanno rivelando tutti piuttosto pesanti: è lui ad aver sbloccato il risultato anche contro l'Empoli (4-0), la Lazio (doppietta, poi 3-0), lo Spezia (2-0). Non sono grandi numeri, considerando come quella contro il Verona sia solo l'ottava rete stagionale, ma non sono numeri enormi nemmeno quelli riferiti al minutaggio: 1253 minuti in stagione, 8 i gol tra tutte le competizioni, uno ogni 156 minuti. Insomma, alla fine Kean sta comunque segnando e sta segnando gol pesanti almeno ai fini della classifica, nonostante continui ad apparire al di sotto della soglia di aspettative che si porta appresso dagli del suo baby-boom: aspettative sì enormi, che per tanto-troppo tempo lo hanno forse schiacciato. Facendo parlare di sé più per gli errori commessi a livello comportamentale che per le giocate del campo, anche se a 23 anni appena compiuti sono comunque già 51 i gol segnati tra i professionisti e quasi 100 (98 per la preceisione) le presenze con la maglia della Juve.

    IL FUTURO – Enorme poi è stata la valutazione del suo cartellino quando la Juve ha deciso di riportarlo alla base. Acquistato per una cifra superiore a quella per cui era stato venduto all'Everton, 35 milioni (7 per il prestito biennale, 28 per il riscatto automatico) più 3 di bonus. Enorme è stata anche la difficoltà del suo nuovo inserimento nel mondo Juve, perché è tornato proprio in concomitanza con la fuga di Cristiano Ronaldo: e in fondo, pensando a questo, i conti non torneranno proprio mai. Il suo comunque Kean sta provando a farlo, la cura di Max Allegri con più bastone che carota forse sta portando i suoi frutti, di uno come lui avrebbe bisogno pure la Nazionale e non solo la Juve. A patto che lui sia quello davvero capace di aver imparato tutte le lezioni. Alla Continassa continuano a credere in Kean, non possono fare altrimenti, pur sapendo che in caso di offerta giusta potrebbe partire senza troppi rimpianti: la scorsa estate è stato l'attaccante a respingere quelle arrivate, troppo poco il Nottingham Forest per le sue ambizioni, che sono quelle di un giocatore che si sente più grande di quanto lo vedano gli altri e che quindi punta solo a grandi squadre. La Juve lo è, adesso se la deve tenere stretta, sfruttando ogni opportunità. E non solo quelle che sembrano semplici.

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