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    Kean, Scamacca, Raspadori? No, il miglior 'attaccante' italiano è Colpani e Spalletti lo sa

    Kean, Scamacca, Raspadori? No, il miglior 'attaccante' italiano è Colpani e Spalletti lo sa

    • Federico Targetti
    Si fa chiamare Flaco, come Javier Pastore, perché il suo fisico è filiforme anche più di quello dell'argentino ex Palermo e Roma. Ma la corporatura esile non è la sola caratteristica più accentuata di Andrea Colpani rispetto al suo predecessore: con 6 reti in 12 partite, media facile facile di una ogni due, il trequartista del Monza è il miglior marcatore di nazionalità italiana in Serie A. Certo, manca una partita a Politano e Scamacca fermi a quota cinque, ma il dato è talmente importante che il ct della Nazionale Luciano Spalletti non ha potuto fare a meno di regalargli la prima chiamata in azzurro, per un dittico di importanza capitale come quello tra Macedonia del Nord e Ucraina, che deciderà la qualificazione a Euro 2024. 

    GIOCHERA'? - Probabilmente no, o almeno non dall'inizio. Vengono in mente le parole di Rudi Garcia, allenatore del Napoli, su Jack Raspadori, una delle tre punte alle quali l'Italia dovrà affidarsi, accertate le condizioni non ottimali di Immobile: "Il suo problema è il 4-3-3". Già, il modulo di Mancini prima e di Spalletti poi non prevede fantasisti, come invece usa nel 3-4-2-1 di impronta gasperiniana in cui Colpani è sbocciato sotto Palladino in Brianza. Probabilmente la sua classe e, i fatti parlano, il suo fiuto del gol torneranno utili nel caso in cui, per aver ragione degli avversari, servirà qualcosa di estemporaneo, come una trivela o un controllo a eludere i meccanismi di difesa più stretti. 

    UN GOL DA... FALCO - Attaccante è colui che attacca, e questo il ragazzo di scuola Atalanta lo fa benissimo: non segna e probabilmente non segnerà mai gol da centravanti, ma la voracità con la quale ha aggredito l'esitante Gineitis per segnare il pareggio conto il Torino denota un istinto in via di raffinazione. Chissà se, in futuro, il percorso di Colpani sarà quello di Bonaventura, anche lui "sfornato" dalla Dea e anche lui trequartista in origine, plasmato da mezzala per adattarsi anche ai moduli che non contemplano il numero 10. Per il momento, con Kean ancora senza reti per "colpa" del Var, Scamacca a 5 e Raspadori a 3 in campionato, l'unica cosa certa è che sarebbe stato semplicemente sacrilegio non convocare il capocannoniere degli italiani di Serie A, il secondo centrocampista nelle maggiori leghe d'Europa per numero di gol segnati. Chi è il primo? Quel Bellingham che però ha dimostrato anche contro l'Italia di giocare tutto un altro sport...

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