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Kean con Piatek: il Milan, Leonardo e quell'offerta a cui Paratici rispose così
COME E' ANDATA - Una storia di fine dicembre, quando Leo ha iniziato a studiare il piano per sostituire Higuain: priorità assoluta all'operazione Piatek dal Genoa con esborso importante, in più uno tra Luis Muriel e Moise Kean con la formula del prestito e riscatto già fissato, ma senza diritto di recompra da lasciare alla Juventus nel caso del ragazzino classe 2000. Proprio Kean è un'ipotesi che ha preso forza tra gli ultimi giorni di dicembre e l'inizio di gennaio, Leonardo chiede informazioni a Raiola poi passa ai fatti con la Juventus: "Kean gioca poco...", il brasiliano pensa al colpo a sorpresa con un diritto di riscatto anche molto elevato. Ma voleva Moise, nell'ottica di un Milan con un 4-4-2 a cui stava lavorando in quei mesi Gattuso. Non era il Kean di oggi, protagonista e da prime pagine. Promettente sì, ma con una spicciolata di minuti e la fila tra Italia o estero pur di prenderlo in prestito per 6 mesi. Niente da fare: il ds Paratici si è opposto in prima persona, Kean non va via anche perché Allegri continua a ripetere che troverà spazio entro maggio. Detto, fatto. C'è di più: la Juve senza rinnovo neanche valuta prestiti, priorità alla firma di Moise e poi si vedrà. Il Milan ha ritentato pure in seguito senza successo, oggi è impensabile studiare quella stessa operazione. La Juve ha fatto muro e si tiene stretta la sua pepita d'oro, Kean adesso andrà blindato con un contratto tutto da completare. Ma il Milan ha davvero sfiorato un bell'affare: pensiero stupendo firmato Leonardo, rimasto tale.