Genoa e Leicester deludono, i Kasabian no: FOTO e VIDEO dei 'gol' al concerto
La partita della band di Leicester al Forum di Assago venerdì sera parte subito con la carica giusta, con il frontman Meighan spiritato e su di giri in versione Jamie Vardy, e i primi gol non tardano ad arrivare. Il tutto grazie a un paio di "nuove arrivate" esplosive, due dei pezzi più riusciti del loro ultimo album For Crying Out Loud. Ill Ray (The King) e Bless This Acid House sono bordate dalla distanza che sorprendono il pubblico, ancora distratto dal Nessun Dorma usato come intro alle esibizioni della band di Leicester.
Non paghi del vantaggio iniziale, Meighan e Pizzorno macinano gioco e regalano una scaletta che è una sorta di Greatest Hits, a partire da quell'Underdog che, pur essendo datata 2009, sembra scritta apposta per il loro Leicester campione d'Inghilterra e con la quale i Kasabian hanno aperto il concerto celebrativo al King Power Stadium nel maggio 2016.
Nel calderone di una scaletta ammiccante, che di sicuro non fa fatica a entusiasmare il pubblico, entrano di diritto Eez-eh (con una coda Daft Punk), You're in Love With A psycho, LSF, Stevie (colonna sonora del videogioco Fifa 2015), Re-Wired e Days Are Forgotten (introdotta dall'Inno di Mameli). Brani che i dieci mila del Forum conoscono a memoria, tanto che li cantano e ballano all'unisono con i ragazzacci di Leicester sul palco, secondo uno schema provato e riprovato in anni di allenamento.
In mezzo a tanta energia, e i Kasabian live ne sprigionano a fiumi, quasi ci si dimentica del terreno di gioco imperfetto, con un'acustica del Forum ai limiti del ridicolo, soprattutto nei pezzi con una forte preponderanza di bassi. Ma i "tifosi" della band britannica se ne fregano e si godono la potenza dal vivo di pezzi per palati fini come Shoot The Runner e Club Foot. Non mancano il momento acustico, una suggestiva Goodbye Kiss solo chitarra e voce, e un finale pirotecnico lasciato alle grintose Vlad The Impaler e Fire, che è stata canzone ufficiale della Premier dal 2010 al 2013.
Il forte legame di Pizzorno con l'Italia fa il resto: il chitarrista parla in italiano con il pubblico e il feeling con i fan è quasi familiare. Sergio ha origini liguri, ha chiamato i figli Ennio e Lucio Leone in onore di Morricone e Sergio Leone e simpatizza per il Genoa grazie all'influenza dello zio Gianni, supertifoso rossoblù. Solo un concerto a Vienna gli ha evitato la cocente delusione di vedere la debacle della squadra di Juric nel recente derby della Lanterna di sabato sera. Dato che anche il Leicester di quest'anno, come il Genoa, non regala grandi soddisfazioni, a Sergio non rimane che consolarsi sul palco, godendosi l'abbraccio del pubblico e il successo di un tour che sta facendo tutto esaurito quasi ovunque in giro per il mondo.
Instagram: @vannipale
Twitter: @vannipaleari