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    Dall'avvertimento post Juve alla notte del derby: cosa c'è dietro la rottura tra Mourinho e Karsdorp

    Dall'avvertimento post Juve alla notte del derby: cosa c'è dietro la rottura tra Mourinho e Karsdorp

    • Francesco Balzani
    "Siamo stati traditi da un giocatore poco professionale". Lo choc provocato ieri dalle parole di Mourinho su un giocatore che sarebbe stato individuato in Karsdorp ha sorpreso tanti. Ma a Trigoria l'aria di divorzio era vicina da tempo, e non solo tra l'olandese e il tecnico.  Lo sfogo di Mou, dopo la partita pareggiata col Sassuolo proprio per un errore del terzino, in realtà ha radici profonde sin dallo scorso anno.  La vittoria della Conference aveva fatto passare tutto in secondo piano. Ma con l’inizio della nuova stagione i problemi sono tornati. Non sono casuali alcune mancate convocazioni di inizio anno (vedi Ludogorets).  Mourinho lo aveva messo in guardia ad agosto dopo la gara con la Juve: “L’anno scorso Karsdorp era una storia, quest’anno non sta bene e arrivederci amico e entra Celik”. Poi l'errore clamoroso di Udine.  Già nel 2018 era stato messo fuori rosa da Di Francesco dopo una lita furiosa Insomma non casuale. Ma torniamo ad oggi. Karsdorp è stato difeso da Mourinho in questi ultimi mesi, anche per “sopravvivenza”.

    LA NOTTE DEL DERBY - Andiamo per ordine.  Al momento del cambio Karsdorp è sceso negli spogliatoi, salvo poi essere stato sollecitato da un membro dello staff a risalire subito. Lo ha fatto. Dopo la gara mentre tutti i compagni sono andati a casa sconsolati e depressi per il risultato l’olandese sarebbe stato pizzicato da alcuni tifosi in un noto locale di Piazza Navona. Non una novità per lui. Il giorno dopo la Roma aveva la ripresa degli allenamenti in vista del Sassuolo. Così Mourinho lo ha messo in panchina, salvo poi farlo entrare nella ripresa col Sassuolo. Il suo ingresso inizialmente è stato sufficiente, poi ecco l’errore di concentrazione sulla rete di Pinamonti. Prima altri due momenti: l'ingresso rallentato dalla panchina al momento del cambio e la mancata esultanza al gol di Abraham.  I compagni lo hanno guardato male, lui nemmeno ha chiesto scusa. Negli spogliatoi la furia di Mou che lo ha messo sul mercato, missione già intrapresa in passato dalla Roma senza successo. Il 27enne ha il contratto in scadenza nel 2025 e poche richieste. 

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