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Kalulu: 'Col Napoli ko per dettagli, quest'anno sarà più dura vincere. Futuro? C'è solo voglia di continuare al Milan'. Su Maldini e Adli...
Pierre Kalulu resta una delle certezze del Milan campione d'Italia in carica e, dal ritiro della nazionale francese Under 21, ha fatto il punto per La Gazzetta dello Sport sull'attuale momento della formazione rossonera, reduce dalla sconfitta nel big match contro il Napoli. "Alcuni dettagli hanno fatto la differenza. Abbiamo perso tre punti, ma non tutto è da buttare, si impara anche dalle sconfitte per migliorarsi. Scudetto? Pioli ce lo dice ogni giorno: quest’anno sarà ancora più difficile. Lo si capisce dal fatto che le partite con le rivali si decidono appunto sui dettagli. Sta a noi dimostrare che siamo i campioni in carica. Sono convinto che per il titolo si lotterà tutti fino alla fine. In ogni caso vogliamo finire di nuovo primi", sostiene Kalulu.
Sulla scelta di approdare al Milan: "Fa un certo effetto se ti chiama Paolo Maldini. Adesso sono abituato, ma la prima volta mi fece davvero impressione. Anche se sono giovane, l’ho comunque visto giocare, certo a fine carriera, ma rimane un riferimento. La cosa divertente è che sul momento le parti erano un po’ invertite, visto che io cercavo di mantenere un certo distacco e lui di convincermi. Maldini mi ha convinto dicendomi che aveva piena fiducia in me, che avrei fatto parte della prima squadra, trovando spazio in funzione della mia crescita. Così è stato".
Sull'importanza di Maldini: "E’ molto presente, senza mai sovrapporsi all’allenatore. Mi consiglia per esempio sul modo di difendere in certe fasi, o su come poter gestire un certo attaccante. Piccoli dettagli che però ti permettono di migliorare molto. Di Maldini ce n’è uno solo, ma voglio costruire la mia storia e diventare uno dei migliori al mondo".
Su Pioli: "A questi livelli, non è banale che un tecnico riesca a coinvolgere tutti. Ne apprezzo gli allenamenti ad alta intensità, la stessa in partita, con una concorrenza sana. Se fai bene te lo dice, e ti sa parlare quando fai meno bene. Nei momenti di dubbio, sa motivare, ricordando che siamo un gruppo forte e intelligente. Siamo una squadra giovane, ma con lui sono migliorato molto".
Su Adli: "Ci conosciamo dalle giovanili della Francia. Ha l’atteggiamento giusto e tutte le qualità per farsi spazio anche qui. Sono sicuro che lo dimostrerà guadagnandosi progressivamente minuti di gioco".
Infine una battuta sul suo futuro: S"e tutto va bene come adesso, che si vince, che gioco da titolare, c’è solo voglia di continuare. Ma del contratto ci sarà modo di parlarne con i dirigenti".
Sulla scelta di approdare al Milan: "Fa un certo effetto se ti chiama Paolo Maldini. Adesso sono abituato, ma la prima volta mi fece davvero impressione. Anche se sono giovane, l’ho comunque visto giocare, certo a fine carriera, ma rimane un riferimento. La cosa divertente è che sul momento le parti erano un po’ invertite, visto che io cercavo di mantenere un certo distacco e lui di convincermi. Maldini mi ha convinto dicendomi che aveva piena fiducia in me, che avrei fatto parte della prima squadra, trovando spazio in funzione della mia crescita. Così è stato".
Sull'importanza di Maldini: "E’ molto presente, senza mai sovrapporsi all’allenatore. Mi consiglia per esempio sul modo di difendere in certe fasi, o su come poter gestire un certo attaccante. Piccoli dettagli che però ti permettono di migliorare molto. Di Maldini ce n’è uno solo, ma voglio costruire la mia storia e diventare uno dei migliori al mondo".
Su Pioli: "A questi livelli, non è banale che un tecnico riesca a coinvolgere tutti. Ne apprezzo gli allenamenti ad alta intensità, la stessa in partita, con una concorrenza sana. Se fai bene te lo dice, e ti sa parlare quando fai meno bene. Nei momenti di dubbio, sa motivare, ricordando che siamo un gruppo forte e intelligente. Siamo una squadra giovane, ma con lui sono migliorato molto".
Su Adli: "Ci conosciamo dalle giovanili della Francia. Ha l’atteggiamento giusto e tutte le qualità per farsi spazio anche qui. Sono sicuro che lo dimostrerà guadagnandosi progressivamente minuti di gioco".
Infine una battuta sul suo futuro: S"e tutto va bene come adesso, che si vince, che gioco da titolare, c’è solo voglia di continuare. Ma del contratto ci sarà modo di parlarne con i dirigenti".