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Kalinic: tra mercato, gossip e la nuova minaccia cinese, targata Montella
E’ difficile definire la situazione come “un’escalation del nervosismo” vista la pacatezza e la riservatezza del soggetto in questione: Kalinic non è certo il classico vip da vita mondana o da prime pagine dei rotocalchi e anche a livello di esternazioni, a Firenze l’hanno sentito col contagocce. Un piccolo gesto però ci fu, lo scorso 12 marzo, subito dopo il suo gol-partita al 93’ di Fiorentina-Cagliari: il dito al naso, quasi a voler placare i fischi e i mugugni del “Franchi”. Un’esultanza che fino ad allora Kalinic aveva dedicato solo a qualche tifoseria avversaria, mai a quella viola, che da qualche settimana se l’era presa ufficialmente anche con Paulo Sousa, vero e proprio mentore del croato. Un segnale di insofferenza che da molti viene associato al fastidio con cui il suo tecnico sta concludendo l’avventura sulla panchina viola: c’è addirittura chi dice che il rendimento dell’attaccante miri al risparmio in vista di un futuro altrove, proprio sotto la guida del suo attuale allenatore. Cataloghiamo come gossip naturalmente i sospetti sul poco impegno da parte di un calciatore che ha dato veramente tutto per la Fiorentina; non è così campato in aria invece un possibile rinnovo del binomio tra i due, magari in un altro campionato.
L’ipotesi non è di semplice realizzazione, anche perché ad avere il mercato migliore è certamente Kalinic, cercato con insistenza dal Napoli un anno fa e dal Tianjin nel mercato di gennaio. Occhio tra l’altro ai gusti dei cinesi, in questo caso non tanto quelli del club allenato da Cannavaro (che è già stato bocciato dal croato), quanto quelli dei nuovi proprietari del Milan. A suggerirlo a Yonghong Li sarebbe stato proprio il predecessore di Sousa, quel Vincenzo Montella che potrebbe così imporre alla sua vecchia società una nuova minaccia cinese.