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    Kakà: 'Resto anche l'anno prossimo'

    Kakà: 'Resto anche l'anno prossimo'

    Ricardo Kakà guarda al proprio futuro e intervenuto ai microfoni di Che Tempo che Fa si è concesso ad una lunga intervista del conduttore, Fabio Fazio. Tanti i temi trattati legati al calcio giocato e al particolare periodo che sta attraversando il Milan, ma la notizia più importante Kakà la riserva per il proprio futuro: "Rrimani al Milan? Si resto anche l’anno prossimo. La mia volontà è di rimanere e fare un altro anno, poi deve decidere anche la società".

    IL RITORNO A MILANO - Kakà ha parlato anche del suo ritorno a Milano e dei grandi cambiamenti trovati dopo la prima esperienza: "Ho trovato giocatori tutti diversi, solo due erano rimasti e sono soltanto Bonera e Abbiati, il grande cambiamento è stato nello spogliatoio. Abbiamo perso oggi, poteva andare decisamente meglio, ci siamo allontanati dal nostro obbiettivo che era andare in Europa. È stata una stagione difficile con tanti problemi, cambi di allenatori ma soluzioni che uscendo dalla crisi possono tornarci utili. Potremmo andare in Europa League ma ci sono pochissime possibilità".

    FRA RAZZISMO E PREMIO GENTLEMAN - Interrogato sul lancio delle banane in campo a Kevin Constant, Kakà ha parlato anche di immagini positive nel mondo del calcio: "Secondo me questo problema va oltre il calcio. Non mi piace che lo stadio sia il palco per queste persone, se uno è razzista lo è sempre, anche al lavoro e nella vita. Le persone che possono fare qualcosa lo facciano. Il premio Gentleman l'ho vinto per il FairPlay e nel calcio ci sono molte immagini positive da mostrare".

    DELUSIONE MONDIALE - Impossibile per Kakà, infine, non parlare dei Mondiali brasiliani e della mancata convocazione con il suo Brasile: "Il Brasile mi manca, mi mancano i miei amici e i miei genitori ma andando in vacanza colmo la mancanza. Sarebbe stato il mio quarto mondiale ma non sono triste perché so di aver fatto tutto il possibile. Scolari è stato coerente, non mi ha mai convocato e ha continuato così. Vedo il Brasile favorito poi Spagna, Argentina e Italia, gli azzurri sono molto forti, con una grande forza tattica".

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