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  • Kaio Jorge, il Lautaro della Juve che aumenta la concorrenza: titolari avvisati

    Kaio Jorge, il Lautaro della Juve che aumenta la concorrenza: titolari avvisati

    • Gianluca Minchiotti
      Gianluca Minchiotti
    Di ritorno dal Trofeo Gamper di questa sera  contro il Barcellona, la Juventus inizierà le ultime due settimane di preparazione prima dell'esordio in campionato del 22 agosto sul campo dell'Udinese. In questo periodo, Massimiliano Allegri avrà a disposizione per la prima volta anche Kaio Jorge, l'ultimo acquisto bianconero. Di ritorno a Torino dopo la toccata e fuga in Brasile a cavallo delle visite mediche sostenute al JMedical settimana scorsa, il classe 2002 proveniente dal Santos è pronto a mettersi a disposizione del suo nuovo allenatore, per giocarsi tutte le sue carte. Domani Kaio inizia il percorso di allenamento, con una quarantena 'attiva', allenandosi i primi giorni in maniera individuale per poi unirsi al gruppo. 

    COME LAUTARO E FIRMINO - Nella Juve, Kaio Jorge sarà l'alternativa a Morata (e anche a Dybala, nel caso in cui quest'ultimo venisse schierato anche da 'falso nueve' da Allegri), ma di fatto si tratta di un calciatore tutto da scoprire all'interno dei meccanismi, tattici e psicologici del calcio italiano. Kaio è sicuramente un centravanti, ma con licenza di movimento, come spiega l'ex osservatore Adelio Moro ai microfoni di Tuttosport: "Ha qualcosa di Roberto Firmino, ma in lui rivedo soprattutto il Lautaro Martinez di quell'età. Non una punta centrale classica, ma un 9 che si muove e gioca di squadra. E di Lautaro ha anche la furbizia: è giovane ma molto sveglio, tanto da aver segnato anche in Libertadores col Santos". 

    TITOLARI AVVISATI - Tocca ad Allegri quindi il compito di provare a far brillare le caratteristiche del giovane brasiliano, al servizio della squadra: "Mi aspetto che possa già essere importante a partita in corso - prosegue Moro -, Kaio capisce sempre la giocata. Allegri, avendo sensibilità per i talenti, si accorgerà subito delle sue qualità". E chissà che, con un talento emergente che scalpita in panchina, anche i titolari non siano portati a rendere di più. Rispetto alla scorsa stagione, nell'attacco della Juve c'è più concorrenza.

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