Qualche giorno fa Urbano Cairo ('Dichiarazioni inadeguate e senza stile: Elkann si occupi delle cose di casa sua') rispondeva alle dichiarazioni di John Elkann ('Bisogna evitare i fuochi di paglia come il Toro e la Roma') giunte a margine dell'assemblea degli azionisti Exor. Un derby a parole giocatosi fuori dal rettangolo di gioco, in attesa di potersi sfidare sui campi da calcio. Un vero e proprio incidente diplomatico, come se non vedevano da anni tra Juventus e Torino.

L'unico precedente risale all'estate del 2005 quando, poco prima dell'insediamento di Urbano Cairo in granata, Antonio Giraudo disse: 'A Torino non c'è posto per due squadre'. Una frase sibillina visto che di lì a poco la società granata fallì a causa di fideiussioni false: Francesco Cimminelli e Attilio Romero rischiarono di far sparire una delle squadre storiche d'Italia, salvata prima dai lodisti ed infine da Cairo. Peccato che l'allora amministratore delegato bianconero si tirò la zappa sui piedi visto che l'estate dopo sarebbe stato uno dei grandi accusati di Calciopoli insieme a Luciano Moggi. Uno tsunami che ha rischiato di far sparire quella che secondo lui meritava di essere l'unica società di Torino...