Juventus, Vidal:| 'Col Nordsjaelland la gara più difficile'
Il centrocampista della Juventus Arturo Vidal in esclusiva ai microfoni di Sky Sport HD. L’intervista integrale a Vidal andrà in onda domani, martedì 2 aprile, alle ore 18.15, nel pre partita dedicato a Bayern Monaco-Juventus (fischio d’inizio ore 20.45, diretta su Sky Sport 1 HD e Sky Calcio 1 HD).
La partita di Champions più difficile.
La partita più complicata è stata quella di andata contro il Nordsjaelland. Dopo quel pareggio avevamo iniziato a temere di non riuscire a qualificarci perché dovevamo vincere a tutti i costi contro Chelsea e Shakhtar Donetsk, che molti indicavano come le favorite del girone. Pareggiare contro la peggiore del gruppo non fu di buon auspicio. Nello spogliatoio eravamo consapevoli di aver perso un’occasione, che sapevamo di essere più forti del Nordsjaelland e che ci eravamo complicati la vita pareggiando.
Quando avete cominciato e credere nel passaggio del turno?
Dopo la vittoria contro il Chelsea abbiamo ricominciato a credere nella qualificazione, abbiamo dimostrato di essere una squadra da temere dando un segnale forte ai nostri avversari.
Poi, il Celtic.
Affrontare il Celtic non è stato facile, ma siamo comunque riusciti a gestire il gioco in ogni momento, dimostrando che la Juventus non si accontenta di partecipare alla Champions. Noi puntiamo a vincerla. Certo, la Juve non partecipava alla Champions da tre anni, ma il nostro è un gruppo speciale. Abbiamo ottimi giocatori, un allenatore come Conte che conosce alla perfezione l’ambiente e la mentalità di questo club. Siamo molto uniti e questa armonia ci ha permesso di vincere lo scudetto la scorsa stagione, quest’anno ci siamo molto vicini. Conte ci trasmette molta carica, il suo atteggiamento contagia tutta la squadra.
Adesso il Bayern.
Sono contento di aver trovato una grande squadra già ai quarti, questa sfida ci farà capire il livello che abbiamo raggiunto. Avevamo bisogno di affrontare il Bayern Monaco. Solo giocando certe partite puoi renderti conto se hai davvero le qualità per vincere questa competizione. Dobbiamo avere fame di vincere la Champions.
Prima gara a Monaco.
Giocare all’Allianz Arena sarà particolare per me, ho passato tanto tempo in Germania, il Bayern mi avrebbe voluto, ma io ho preferito accettare l’offerta della Juve. La cosa più importante, però, sarà la partita, non il modo in cui verrò accolto. L’ultima volta che giocai contro il Bayern perdemmo 5-1, fu un brutto colpo perché ci stavamo giocando la Bundesliga col Borussia Dortmund e dopo quella sconfitta abbiamo dovuto abbandonare l’idea di diventare campioni. Fu un giorno triste. Ricordo, però, con piacere il gol che segnai al Bayern in Coppa di Germania, quando vincemmo 4-2. In Germania non sono mai stato così vicino a vincere il campionato come quella volta, in pratica il Bayern ci impedì di continuare la rincorsa sul Dortmund.
Juve e Bayern che squadre sono?
Siamo due squadre diverse. Noi siamo forti tatticamente, attacchiamo con molti giocatori utilizzando diverse soluzioni, loro invece sempre nello stesso modo. Lavoriamo tanto a livello tattico e possiamo esprimere un calcio più imprevedibile. Sia noi che loro cerchiamo sempre di giocare al massimo, con intensità e raramente sbagliamo una partita. Credo che questa partita somigli molto a una finale. Si affrontano due ottime squadre, entrambe prime in classifica in campionato e, secondo me, attualmente due delle migliori al mondo.
Dove potrebbe decidersi la sfida?
Una partita si decide quasi sempre a centrocampo, però non sapendo ancora chi scenderà in campo non posso fare dei nomi.
Schweinsteiger e Javi Martinez.
Ho affrontato spesso Schweinsteiger, contro Javi Martinez invece non ho mai giocato. Quando ero a Leverkusen ho incontrato spesso Schweinsteiger. E’ un buon giocatore che da molti anni fa la differenza in Germania.
Ti ispiri ad un modello di calciatore?
Non ho un modello da seguire, mi piacciono Pirlo e Marchisio, hanno uno stile di gioco affascinante. Per fortuna sono miei compagni di squadra ed è un piacere giocare con loro.
Sul centrocampo della Juve.
Stiamo dimostrando di essere il centrocampo migliore in Europa. Se dovessimo vincere la Champions o il campionato sarebbe un dato di fatto. Sicuramente, in questo momento i centrocampisti della Juve sono in grande forma.
Conte.
Conte è il miglior allenatore che abbia avuto. Lavora sodo, è un vincente e mi ha insegnato tanto, aiutandomi a migliorare. Ho imparato molto grazie a lui. Conte mi vorrebbe con lui in ogni guerra e io lo seguirei senza problemi. Si può lottare solo insieme a persone nelle quali hai fiducia.
Differenze tra il calcio italiano e quello tedesco?
Il calcio tedesco e quello italiano sono diversi. In Italia tutte le squadre sono molto preparate tatticamente e ti fanno soffrire fino alla fine. In Germania si gioca in modo diverso, si lotta fin dal primo minuto. Il Bayern in Bundesliga raramente è costretto a soffrire per vincere, noi invece in Serie A dobbiamo sudarci ogni risultato nello stesso modo. In Germania le squadre piccole sono più facili da affrontare.
Sul Milan eliminato da Barcellona.
Pensavo che il Milan potesse eliminare il Barcellona, soprattutto dopo la partita di andata. Le squadre italiane di solito sono molto organizzate difensivamente ed è sempre difficile segnare. Il Barcellona è una della favorite per la vittoria della Champions e se fosse stata eliminata sarebbe stato meglio per noi.