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    Juventus: tutta la verità sui riscatti. Per Marotta nessun alibi

    Juventus: tutta la verità sui riscatti. Per Marotta nessun alibi

    • Gianluca Minchiotti

     

    Un approfondimento relativo al mercato estivo della Juventus non può prescindere dal discorso prestiti e relativi riscatti. Spesso infatti affrontando questo tema si fa un po' di confusione e le cifre che si leggono non sempre corrispondono alla realtà. 
     
    Un'analisi attenta delle operazioni che attendono l'ad Beppe Marotta relativamente a questo argomento mostra che la cifra che il club bianconero dovrà sborsare sarà nettamente inferiore a quello che comunemente si pensa. L'argomento riscatti infatti non può prescindere dagli esercizi di bilancio, e quindi dagli anni sui quali questi riscatti andranno eventualmente a pesare. 
     
    Dopo aver analizzato, sul sito della Juventus, i comunicati ufficiali relativi ai prestiti della gestione Marotta, facciamo due conti. Per Alessandro Matri il riscatto è stato fissato con il Cagliari a 15,5 milioni pagabili in tre esercizi (a giugno 2011 quindi 5,16 milioni di euro); per Alberto Aquilani il riscatto è stata fissato con il Liverpool a 16 milioni di euro, anche in questo caso pagabili in tre anni (a giugno 2011 quindi 5,3 milioni di euro); per Fabio Quagliarella il riscatto è stato fissato con il Napoli a 10,5 mln di euro pagabili in tre anni (a giugno 2011 quindi 3,5 milioni); per Marco Motta la Juventus dovrà versare all’Udinese 3,75 milioni in tre anni per acquistarlo a titolo definitivo (a giugno 2011 quindi 1,25 milioni); infine, per Simone Pepe è stato previsto un riscatto con l'Udinese di 7,5 milioni pagabile in tre esercizi (giugno 2011 quindi 2,5 milioni).    
     
    A giugno quindi, dando per scontato che la Juventus eserciti tutti i diritti di riscatto (il che non è affatto scontato), il club bianconero dovrà sborsare 'solo' 17,7 milioni di euro, una cifra ben diversa dai 53,25 milioni di cui si parla (e si scrive) con troppa leggerezza, senza tenere conto della possibilità di spalmare la cifra su tre bilanci, e quindi su tre diverse sessioni di mercato.
     
    Tutto questo va a merito di Marotta, per le operazioni compiute la scorsa estate, e a gennaio 2011, ma fa anche aumentare le sue responsabilità in ottica mercato estate 2011: i riscatti, infatti, non possono essere una scusa per spendere poco su altri fronti e lesinare energie e investimenti per nuovi importanti acquisti.    

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