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    Juventus, Thiago Motta non vuole un'altra Como: vincere così non gli piace, l'ha detto alla squadra

    Juventus, Thiago Motta non vuole un'altra Como: vincere così non gli piace, l'ha detto alla squadra

    • Cristiano Corbo, inviato a Torino
    Non poteva essere più chiaro, Thiago Motta. Un'altra Como - intesa come prestazione, sia chiaro - non se la augura, non la vuole vedere, non deve più capitare. E' ciò che ha detto alla squadra anche nei giorni scorsi, di rientro di fatto dalla trasferta in Lombardia. E' stato un caso, il successo contro i biancoblu. Ed è stato un bacio della buona sorte, una botta di fortuna che capita una volta e solo una. Dunque, per mille motivi differenti, se si continua così si finisce per schiantarsi. O comunque per sconfessarsi. A prescindere, si avrebbero difficoltà così evidenti da mettere in crisi tutto il progetto. 

    LE PAROLE - Va da sé: è tutto ciò che Thiago Motta vorrebbe evitare. Cadere sì, ma eventualmente con le sue idee. C'è però qualcosa che ha cambiato, la gara di Como. Ed è la resilienza di questa squadra: "Abbiamo visto anche nell'ultima gara, anche se non è d'esempio, con tutte le difficoltà la resilienza di questo gruppo è aumentata tantissimo", ha spiegato l' allenatore. Che non per questo rinuncerà agli ideali costruiti in questi mesi, alla mentalità che sta mettendo su, mattoncino dopo mattoncino. "Siamo riusciti a vincere non giocando bene", dice, e non è comunque un motivo di vanto. Semmai, è qualcosa in più da mostrare nell'arsenale. Da tirare fuori quando proprio il piano A non riesce, e nemmeno il piano B, e forse neanche quello C. 

    Juventus, Thiago Motta non vuole un'altra Como: vincere così non gli piace, l'ha detto alla squadra

    FILOSOFIA - E allora, cos'è che vuole Motta dai suoi ragazzi? Fare meglio dell'avversario. Che vuol dire: essere più aggressivi, più bravi tecnicamente, più padroni del campo e dunque del pallone. Facile a dirsi, molto meno a farsi, specialmente in alcune parti della gara dove il PSV può sprigionare tutta la propria qualità. Pure quella si potrà gestire con la "resilienza" trovata, soprattutto quella non dovrà però spaventare i bianconeri. Perché il tema è proprio questo qui, e l'ha capito anche Motta: questa Juventus non può vivere pattinando sul ghiaccio delle apprensioni, immaginandosi costantemente i risvolti di una sconfitta. No, Motta ha già indicato da tempo la strada ed è l'unica percorribile. L'ha ripetuto in ogni forma, maniera, occasione avuta. 

    PIU' POSSESSO - Per questo, anche la Juventus che ha in mente sembra più di governo e molto meno di lotta. Più di possesso, che non diventa solo l'isola nella quale rifugiarsi quando magari arriverà la tempesta. Douglas Luiz resta un'opzione concreta per domani, Koopmeiners sembra esserlo molto meno. Thuram sarà in grado di rompere e ripartire e Locatelli può essere l'arma d'equilibrio, e magari pure di inventiva. Tanto passerà dal centrocampo e dalla prima impostazione, dalla quale Motta ha già ricavato qualcosa con il mancino di Veiga. Tenere il pallone diventa un'autostrada di occasioni, poi bisognerà essere più concreti e allora più cinici. Ma Thiago non scappa via da se stesso in nome del risultato: non sarebbe da lui e ci ha tenuto a ribadirlo per evitare fraintendimenti d'alcun tipo.

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    Commenti

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    gresko e l'assist
    gresko e l'assist

    Magari ci fossero altre vittorie così dopo tutti i pareggi che ci hai fatto fare !!! Si va versoa...

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