La Juventus s'è fatta rimontare ben due gol dal Catania e la colpa è tutt'altro che dell'arbitro. Questo è da premettere. Bastava finalizzare un paio di contropiede e tutto sarebbe stato diverso. Ma certamente la punizione fatta ripetere da Bergonzi ha fatto infuriare corso Galileo Ferraris. Per i motivi noti: fallo di mano di Melo molto discutibile e secondo calcio piazzato fatto battere a recupero ampiamente scaduto. Ma non è l'unico errore di quest'anno. La Signora ha scarso appeal. Non soltanto sul mercato, ma anche con gli arbitri. E' la nona svista in questo campionato a sfavore della Juve, la sesta negli ultimi quattro mesi. Oltretutto la seconda negli ultimi due mesi, decisivi per le sorti di qualsiasi squadra.

Dal 9 gennaio ad oggi, Morganti, Damato, Giannoccaro, Morganti e due volte Bergonzi hanno danneggiato, in qualche modo, la squadra di Del Neri. Dal gol di Torni annullato a Napoli al rigore non concesso per la cintura di Mezes su Del Piero in Coppa Italia. In entrambi i casi sarebbe stata la rete del momentaneo pareggio bianconero. Poi si passa attraverso i due falli commessi su Krasic da parte di Domizzi che andava sanzionato in entrambi i casi con il cartellino giallo, e un altro penalty non concesso per un fallo di mani clamoroso di Cassani (senza contare un paio di trattenute molto discutibili su Matri). Infine l'eccessiva espulsione di Motta alla fine del primo tempo contro il Cesena per doppia ammonizione che ha costretto la Juve a giocare in dieci per tutta la ripresa e subire la rimonta della squadra di Ficcadenti.