AFP via Getty Images
Juventus, sarà addio ad Allegri. Ma Pjanic lo difende: 'Con tutto quello che è successo al club, non ha colpe'
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Miralem Pjanic torna a parlare di Juventus ed in particolare della delicata situazione affrontata da Massimiliano Allegri, allenatore che al termine della stagione si avvia verso la separazione dal club bianconero e al quale il centrocampista bosniaco è rimasto molto legato. Nell’intervista concessa a Il Corriere dello Sport, l’ex anche di Lione, Roma e Barcellona, ha voluto dire la sua sulle presunte responsabilità del tecnico livornese sulla delicata situazione che sta vivendo la Juve.
NON E' COLPA SUA - "È tornato alla Juve dopo che al 99% - e lo so per certo - stava per chiudere con il Real Madrid. Per lui la Juve è importantissima. Tutto quello che è successo al club ha inciso sulle scelte e sulle prestazioni della squadra, per questo mi sembra impossibile attribuire a Max le colpe di un rendimento non sempre esaltante. Allegri rimane Allegri, uno dei più vincenti e tanti club lo vorrebbero in panchina. Ha fatto il massimo fino a questo momento e non penso sia colpa sua se ci sono stati dei periodi negativi. In questi ultimi anni ha perso giocatori importanti”, ha dichiarato Pjanic.
QUANTI CAMPIONI - La lista dei campioni che hanno lasciato la Juventus in questi anni è lunga: “Ronaldo, Chiellini, Mandzukic, Bonucci, Buffon. Paulo è uno dei calciatori che più ho amato in campo, tra i più forti con i quali ho giocato. È tra i migliori tre del campionato, è un giocatore stratosferico. Sente il calcio, sa di calcio, ci capivamo a occhi chiusi. Esiste una Roma con Dybala e ce n’è una senza: due squadre completamente diverse. Non solo per i gol, ma anche per le occasioni che crea. I suoi passaggi non sono mai banali, e li fa a occhi chiusi. Per qualità tecniche e talento si diceva la stessa cosa quando la Roma aveva Totti”.
EREDE DESIGNATO - La Juventus, attesa martedì sera dalla semifinale di ritorno di Coppa Italia contro la Lazio (si riparte dal 2-0 di Torino) e dalle ultime ultime sei partite di campionato, non ha ancora comunicato ufficialmente la sua decisione a Massimiliano Allegri, che è legato al club bianconero da un contratto in scadenza a giugno 2025 a 7 milioni di euro netti di ingaggio. Ogni passaggio formale sarà espletato al termine della stagione, dopo la quale le due parti si confronteranno sull’andamento di questa annata e cercheranno di trovare una soluzione che soddisfi tutte le parti. Al netto delle reciproche dichiarazioni di facciata, il responsabile dell’area tecnica Cristiano Giuntoli ha individuato da tempo nell’allenatore del Bologna Thiago Motta come il candidato più autorevole per raccogliere l’eredità di Allegri e avviare un nuovo progetto.
EREDE DESIGNATO - La Juventus, attesa martedì sera dalla semifinale di ritorno di Coppa Italia contro la Lazio (si riparte dal 2-0 di Torino) e dalle ultime ultime sei partite di campionato, non ha ancora comunicato ufficialmente la sua decisione a Massimiliano Allegri, che è legato al club bianconero da un contratto in scadenza a giugno 2025 a 7 milioni di euro netti di ingaggio. Ogni passaggio formale sarà espletato al termine della stagione, dopo la quale le due parti si confronteranno sull’andamento di questa annata e cercheranno di trovare una soluzione che soddisfi tutte le parti. Al netto delle reciproche dichiarazioni di facciata, il responsabile dell’area tecnica Cristiano Giuntoli ha individuato da tempo nell’allenatore del Bologna Thiago Motta come il candidato più autorevole per raccogliere l’eredità di Allegri e avviare un nuovo progetto.