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    Juventus-Roma, Thiago Motta: "De Rossi mi difese". A cosa si riferisce? C'entra la Nazionale 2016

    Juventus-Roma, Thiago Motta: "De Rossi mi difese". A cosa si riferisce? C'entra la Nazionale 2016

    Parole al miele tra Thiago Motta e Daniele De Rossi alla vigilia della sfida tra Juventus e Roma, valida per la terza giornata di Serie A. I due allenatori hanno parlato l'uno dell'altro e ricordato un episodio che li ha coinvolti nel passato, ma facciamo ordine.

    PARLA THIAGO - Motta ha anticipato il suo ex compagno in nazionale e in conferenza stampa ha detto: “Conosco bene Daniele perché siamo stati compagni di nazionale. Lui mi ha difeso quando mi diedero la 10 in nazionale. Poteva anche non farlo, ma decise di difendere un compagno. Domani saremo avversari, ma gli auguro sempre il meglio”.

    RISPONDE DDR - "Thiago è un amico, lo abbraccio con piacere ogni volta che lo vedo, anche se non lo sento spesso. Un ragazzo che si merita quello che ha ottenuto, un grande allenatore, ci sono tecnici col tocco magico. Lui sta mostrando questo, ci è arrivato con gli anni, con la gavetta, ne è uscito fuori alla grande e ora si gode i frutti del suo lavoro. Con Thiago non ci si può mai rilassare, può cambiare anche la formazione sempre, lo sappiamo", ha risposto l'allenatore della Roma.

    L'EPISODIO DEL PASSATO - Ma a cosa si riferisce Thiago Motta quando parla della difesa nei suoi confronti da parte di De Rossi? Serve tornare al 2016, quando il brasiliano, naturalizzato italiano, vestì la maglia numero 10 azzurra. Tale scelta fu ampiamente criticata dall'opinione pubblica e al fianco dell'ex Genoa e Inter si schierarono Buffon e proprio De Rossi. “Chi si diverte sul web a ridicolizzare Thiago, venga a fare due palleggi con lui, poi si sciacqui la bocca. Lui è uno che ha vinto tutto, ha un’esperienza assoluta a livello internazionale. Sul piano tecnico qui nessuno merita la 10 più di lui. Certo, per caratteristiche, non è un Totti, o un Baggio o un Del Piero ma ognuno deve essere sé stesso. I numeri di maglia sono importanti da giovani, sono cose frivole, c’è poi la scaramanzia. Il 10 in Nazionale l’ho avuto anche io, l’ho preso, senza voglia, per un fatto geopolitico; questa maglia non l’ha scelta Thiago, l’ha accettata, perché è fatto come me, non era certo il sogno suo, ma ha accettato perché è uno che non crea mai problemi”.

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