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    Morata e Tevez meglio di Ronaldo, una super Juve batte il Real

    Morata e Tevez meglio di Ronaldo, una super Juve batte il Real

    Doveva essere una grande partita il primo atto della semifinale di Champions League tra Juventus e Real Madrid e la gara di gala dello Stadium (nuovo record di incasso di 3.305.233 milioni di euro) non ha tradito le attese. Con un'atmosfera da brividi, le squadre di Allegri e Ancelotti hanno dato vita a un match spettacolare e pieno di continui ribaltamenti di fronte. Vince 2-1 la Juventus, con le firme prestigiose di Morata e Tevez, inframmezzate dal solito gol di Cristiano Ronaldo, da stasera secondo miglior marcatore delle merengues al pari di Alfredo Di Stefano

    RITMI FORSENNATI - La partenza dei Campioni d'Italia è veemente e produce la prima emozione dopo appena 50", ma Vidal indugia troppo sulla geniale imbucata di Marchisio e si fa chiudere da Varane a tu per tu con Casillas. I ritmi alti imposti dalla Juve, con uno Sturaro letteralmente indemoniato e incapace di far ragionare un Ramos palesemente a disagio da centrocampista, mandano in tilt il Real, che capitola dopo 9', quando ancora Marchisio trova nello spazio Tevez, il cui diagonale è respinto proprio sui piedi di Morata, che non può sbagliare. Il più classico dei gol dell'ex, ma il giocatore spagnolo preferisce non esultare. Gli uomini di Ancelotti prendono coraggio col passare dei minuti e, dopo un tentativo di Kroos sventato da Buffon e due situazioni non sfruttate da Tevez e Lichtsteiner , assumono decisamente l'iniziativa creando le premesse per il pareggio, che si materializza al 27' con la bellissima giocata sulla destra di Carvajal e James che libera Ronaldo per il più semplice dei colpi di testa sotto misura (13a rete di testa in coppa, a -1 da Morientes, il 76° nella competizione, il 9° quest'anno). Al 41°, i blancos costruiscono anche l'azione del possibile sorpasso ma, per fortuna della Juve, lo stacco di James su gran palla di Isco si infrange sulla traversa prima del tiro appena alto di Marcelo.

    LLORENTE MANCA IL COLPO DEL KO - L'avvio della ripresa è di marca spagnola, con un prolungato possesso di palla alla ricerca del varco giusto, ma al 56° un tiro da azione d'angolo di Marcelo genera il contropiede juventino, con Carvajal che frana ingenuamente in area su Tevez e costringe l'arbitro Atkinson (che non ammonisce Marcelo per un fallo precedente su Morata e Vidal per le proteste conseguenti al mancato giallo all'autore del penalty) a decretare il rigore: Tevez è glaciale dal dischetto e realizza il suo 7° gol in Champions, il 29° nel corso della stagione. Ancelotti corre ai ripari e inserisce il Chicharito Hernandez, eroe del quarto di finale con l'Atletico, per Isco e subito il Real sfiora il 2-2. Allegri risponde con Barzagli per un applauditissimo Sturaro e passa al 3-5-2 per blindare il risultato. I Campioni d'Europa e del Mondo spingono ma la Juve regge l'urto e con l'ingresso di Llorente per Morata provano a tenere alta la squadra per non subire il fraseggio incessante degli avversari; anzi, è proprio l'ariete di Pamplona (già 8 reti in carriera al Real) ad avere l'occasione per colpire all'86' sullo svarione di Varane, ma l'ex Athletic Bilbao non trova lo spazio per calciare dopo aver aggirato Casillas. Al 92', l'attaccante della Juve cerca il colpo di testa da due passi ma il portiere della nazionale spagnola si salva ancora. E' l'ultima emozione della gara: la qualificazione si deciderà tra 8 giorni al Bernabeu, ma dopo stasera la finale di Berlino non è più solo un sogno.

     

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